Dibattito TV Harris-Trump, cosa monitorare? L’impatto sui mercati

Violetta Silvestri

10/09/2024

C’è attesa per il primo dibattito tv Harris-Trump, con Wall Street tra i principali spettatori: quale sarà l’impatto del confronto televisivo su azioni e mercati finanziari? I temi da monitorare.

Dibattito TV Harris-Trump, cosa monitorare? L’impatto sui mercati

La notte di Harris e Trump sta per arrivare, con il primo atteso dibattito tv tra i due candidati alla Casa Bianca che andrà in onda alle 21 negli Usa (3 di notte in Italia).

L’evento esclusivo, che vedrà un faccia a faccia mai avvenuto prima tra la vicepresidente in carica democratica e il tycoon repubblicano, probabilmente scuoterà anche Wall Street. Lo scontro potrebbe infatti accentuare la volatilità, in un momento in cui l’incertezza sul mercato del lavoro, sui tassi di interesse e sulla geopolitica innervosisce gli investitori.

Gli analisti osservano che i crescenti rischi per la ripresa delle azioni statunitensi stanno stimolando la domanda di copertura del portafoglio, come hanno mostrato i mercati delle opzioni, mentre gli investitori sono alle prese con l’incertezza economica degli Stati Uniti, il cambiamento di politica della Federal Reserve e, appunto, le imminenti elezioni presidenziali.

In questo contesto, il dibattito tv tra Harris e Trump è già considerato un evento clou per le Borse mondiali, non solo per Wall Street. I temi da monitorare, in grado di impattare sui mercati, sono diversi.

Dibattito Harris-Trump, i temi da monitorare

Economia, immigrazione, diritto all’aborto, politica estera, in particolare con le guerre che infuriano in Ucraina e a Gaza, saranno i temi al centro della scena nel dibattito TV Haarris-Trump.

Economia

Le questioni economiche saranno cruciali. Trump ha apertamente criticato la gestione dell’economia da parte dell’amministrazione Biden-Harris, affermando che le loro politiche sono responsabili dell’inflazione, che ha raggiunto il massimo degli ultimi 40 anni nel 2022, ma da allora si è raffreddata al 2,9% annuo a luglio. Il tycoon punta su più trivellazioni, riduzione del debito nazionale, eliminazione delle normative e implementazione di una serie di tagli fiscali per le aziende nazionali, nonché l’aumento delle tariffe sulle importazioni dall’estero.

Harris ha presentato un piano per quella che lei chiama “economia delle opportunità”, che si basa su quanto fatto dall’amministrazione in materia di prezzi dei farmaci e di credito d’imposta per i figli, ma va anche oltre su diversi fronti. La sua proposta include $25.000di acconto per i nuovi proprietari di case, la costruzione di 3 milioni di nuove unità abitative, l’aumento del salario minimo e un divieto federale di speculazione sui prezzi aziendali per cibo e generi alimentari. Ha anche proposto un beneficio fiscale di 50.000 $ per le nuove piccole imprese e una tassa sulle plusvalenze a lungo termine più bassa del 28%.

Immigrazione

Trump ha fatto dell’immigrazione e della sicurezza delle frontiere un punto focale della sua campagna, spesso spingendosi più in là nella sua retorica anti-immigrazione rispetto a quanto fatto nel 2016.

Se eletto, ha intenzione di terminare il muro di confine tra Stati Uniti e Messico, ripristinare le restrizioni sull’asilo e “portare a termine la più grande operazione di deportazione interna nella storia americana” di immigrati che vivono negli Stati Uniti senza permesso legale. Trump ha anche promesso di firmare un ordine esecutivo per porre fine alla cittadinanza per nascita.

Harris si è scagliata contro i repubblicani per aver respinto un disegno di legge bipartisan sui confini che avrebbe inasprito le norme sull’asilo e implementato altre restrizioni all’immigrazione, aumentando al contempo le risorse per migliorare i percorsi di immigrazione legale.

Aborto

Dopo il decadimento della sentenza Roe. contro Wade, Harris è diventata il volto della lotta dell’amministrazione per i diritti riproduttivi e l’accesso all’aborto, viaggiando in tutto il Paese per parlare della questione. Ha chiesto al Congresso di approvare una legge che ripristini le protezioni al diritto all’aborto garantite da Roe.

Trump è più confuso sul tema. In precedenza aveva espresso sostegno per un divieto nazionale, ora afferma che dovrebbe spettare agli stati regolamentare l’accesso all’aborto.

Politica estera

Harris ha finora adottato gran parte delle posizioni di politica estera del presidente Biden. Ha affermato che, in quanto presidente, avrebbe continuato a sostenere l’Ucraina e la NATO. Sulla guerra Israele-Hamas, la vicepresidente ha ribadito il suo sostegno alla sicurezza di Israele, ma ha anche espresso simpatia per la difficile situazione dei civili che soffrono a Gaza.

Trump ha affermato che né la guerra Israele-Hamas né quella Russia-Ucraina sarebbero iniziate se fosse stato presidente. Ha segnalato che avrebbe tagliato gli aiuti degli Stati Uniti a Kiev e continua a criticare gli alleati della NATO che, a suo dire, non stanno facendo abbastanza. Ha anche espresso un fermo sostegno al diritto di Israele alla difesa e ad attaccare Hamas, ma ha anche chiesto una rapida fine della guerra.

Criminalità

La violenza armata è tornata a far notizia dopo che due studenti e due insegnanti sono rimasti uccisi in una sparatoria alla Apalachee High School in Georgia.

Harris ha definito la sparatoria una “tragedia insensata” e ha chiesto leggi nazionali per le segnalazioni di pericolo, controlli dei precedenti penali e per il divieto di possesso di armi d’assalto.

Trump ha attribuito la colpa della sparatoria a un “mostro malato e squilibrato”. Ha spesso sostenuto, in seguito alle sparatorie di massa, che la colpa non era delle armi, ma piuttosto dei problemi di salute mentale. Si è definito il presidente “più pro-armi” della storia e non ha lasciato intendere che avrebbe adottato misure di controllo delle armi se fosse stato eletto.

Scontro tv Harris-Trump e mercati, quale impatto?

I riflettori degli investitori sono tutti puntati sul dibattito televisivo, in grado di innescare reazioni sui mercati finanziari.

Il contesto vede il Cboe Volatility Index aggirarsi intorno a 20. L’indice di volatilità, che misura la domanda di protezione contro le oscillazioni azionarie, si confronta con una media del 2024 di 14,8, che misura la domanda di protezione contro le oscillazioni azionarie.

I dati di BofA hanno mostrato che il VIX solitamente aumenta di circa il 25% tra luglio e novembre negli anni elettorali, poiché gli investitori concentrano la loro attenzione sulle implicazioni di mercato delle proposte politiche dei candidati.

Quest’anno, tuttavia, le preoccupazioni politiche si sono aggiunte a catalizzatori più forti per la volatilità, come le preoccupazioni per un potenziale indebolimento dell’economia statunitense e l’incertezza su quanto profondamente la Fed dovrà tagliare i tassi di interesse, hanno affermato gli investitori.

Anche per questo, l’esito del dibattito Harris-Trump è atteso a Wall Street. I temi economici sono naturalmente quelli maggiormente in focus perché potenzialmente possono scuotere più degli altri i titoli azionari e il sentiment finanziario.

Le proposte economiche, così come saranno sottolineate nel dibattito, possono innescare delle ripercussioni sulle aziende quotate. Per esempio, le società di petrolio, gas naturale ed energia tradizionale sono considerate probabili beneficiarie di una vittoria di Trump. Si prevede che le azioni della difesa andranno meglio con una vittoria repubblicana, date le aspettative che la spesa per la difesa sarà una chiara priorità per il partito.

Le azioni legate al mondo delle criptovalute sono state viste ultimamente come un proxy “Trump trade”, poiché l’ex presidente ha promesse di fare dell’America la “capitale delle criptovalute” del mondo.

Si prevede che una vittoria di Harris andrà invece a vantaggio di una serie di settori come le aziende di energia rinnovabile, i produttori di veicoli elettrici e persino le utility. Anche i costruttori di case potrebbero ottenere benefici sulla politica di sostegno all’edilizia abitativa della vicepresidente.

Harris contro Trump, cosa teme Wall Street?

Oltre al focus sui temi, gli investitori si stanno concentrando sui toni dei due candidati e sulla forza dello scontro, con il timore forte di un’elezione senza vincitori netti che vedrà uno scontro all’ultima scheda, portando scompiglio.

Il dibattito tv dovrebbe essere un termometro proprio del clima elettorale. Nonostante l’impennata di Harris nei sondaggi recenti, gli esperti di mercato avvertono che le elezioni potrebbero rimanere incerte nell’esito per più tempo di quanto si pensi.

Durante la battaglia per il riconteggio delle elezioni in Florida del 2000, l’indice S&P 500 perse oltre il 4%, i rendimenti dei titoli del Tesoro a 10 anni calarono di 52 punti base e i prezzi dell’oro salirono alle stelle, mentre gli investitori si riversavano su beni rifugio.

La possibilità che le presidenziali Usa 2024 possano concludersi con una disputa prolungata o, peggio, con violenza politica, è un’opzione con cui anche gli investitori si stanno confrontando. Si prevede che i mercati saranno in difficoltà se si verificasse una situazione del genere.

Il confronto tv tra Harris e Trump si preannuncia quindi interessante per diversi aspetti. Sarà un’anticipazione delle elezioni e di cosa potrebbe accadere nei mercati con la vittoria di uno o dell’altro candidato.

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