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Cambio euro-dollaro: quali previsioni dopo il dato sull’inflazione USA?

Tommaso Scarpellini

10 Agosto 2023 - 14:46

La comunicazione dell’IPC USA ha alimentato la volatilità sul mercato del FOREX. Cosa aspettarsi dal dollaro e dal suo cross con l’euro?

Cambio euro-dollaro: quali previsioni dopo il dato sull’inflazione USA?

Prima della divulgazione del dato sull’inflazione degli Stati Uniti del 10 agosto, il dollaro statunitense aveva manifestato una tendenza al deprezzamento nei confronti del paniere di valute rappresentato dall’indice del dollaro (DXY). Tale tendenza è stata ulteriormente accentuata dopo la pubblicazione dei dati sull’indice dei prezzi al consumo (CPI). Questa dinamica si è contrapposta nettamente all’andamento delle settimane precedenti, quando le intenzioni della Federal Reserve (Fed) di aumentare i tassi di interesse di 25 punti base avevano innescato un trend di apprezzamento che aveva spinto l’indice DXY oltre quota 103 punti.

Le proiezioni prevedevano un tasso di inflazione al consumo del 3,3%, in crescita rispetto al dato precedente del 3,0%. Tuttavia, i dati riportati dall’U.S. Bureau of Labor Statistics hanno rivelato un incremento dell’inflazione inferiore alle attese degli analisti, attestandosi al 3,2%. Questa situazione ha innescato un movimento di apprezzamento dell’euro rispetto al dollaro statunitense (cross EUR/USD) in seguito alla diffusione della notizia. Analizziamo quali sono le prospettive, ad oggi, per il biglietto verde, in collaborazione con gli esperti di XTB.

XTB è un broker di investimento one stop shop di livello mondiale, con una presenza globale in oltre 13 paesi, autorizzato regolamentato dalle principali istituzioni di regolamentazione finanziaria. La piattaforma XTB offre l’accesso a più di 5.800 strumenti finanziari - sia strumenti con proprietà, azioni ed ETF reali, sia strumenti derivati di tipo CFD.

Cosa aspettarsi adesso dall’andamento del dollaro?

I dati relativi all’Indice dei Prezzi al Consumo (CPI) degli Stati Uniti hanno un’elevata sensibilità e un impatto diretto sulle prospettive dei mercati finanziari. In questo contesto storico, tali mercati si orientano principalmente in base alle anticipazioni legate al futuro tasso d’interesse, il quale verrà definito dal Comitato Federale per il Mercato Aperto (FOMC) nel mese di settembre. In sintesi, una decenllerazione dell’inflazione, misurata attraverso il CPI, genera un senso di rassicurazione nei mercati.

Ciò deriva dal fatto che la Federal Reserve (Fed) potrebbe essere spinta a adottare una politica monetaria meno restrittiva. Questo potrebbe implicare la possibilità di rallentare il processo di aumento dei tassi d’interesse, soprattutto considerando che attualmente i tassi d’interesse reali negli Stati Uniti sono in territorio positivo. Tuttavia, è importante considerare che i flussi di capitale tendono a spostarsi verso i Paesi in cui ci si aspetta un aumento dei tassi d’interesse. Quindi, un interruzione, anticipatoria di possibili decrementi nel livello del tasso d’interesse, potrebbe portare a una contrazione dell’indice del dollaro (DXY).

In questo momento, l’attenzione degli operatori si rivolge verso gli strumenti come il «FedWatch Tool,» che misurano proprio queste aspettative attraverso il mercato dei futures. Utilizzando ad esempio il tool fornito dal CME Group, è evidente che le aspettative relative ai Fed Fund per la riunione del FOMC del 20 settembre sono orientate verso una fascia tra 525 e 550 punti base (pb), e la percentuale di sostenitori di questa prospettiva sta gradualmente aumentando nelle ultime settimane.

EUR/USD: in che modo potrebbe sbilanciarsi la bilancia dei capitali?

Il 18 agosto sarà pubblicato il dato relativo all’Indice dei Prezzi al Consumo (IPC) europeo, il quale fornirà indicazioni rilevanti in merito agli sviluppi futuri riguardanti il tasso d’interesse stabilito dalla Banca Centrale Europea (BCE). Nel frattempo, le informazioni concernenti l’Indice dei Prezzi al Consumo (CPI) statunitense potrebbero innescare una ripresa dell’indice dell’euro (EXY), generando, in parte, svantaggio per l’indice del dollaro (DXY) e accentuando la discesa avviata a seguito della pubblicazione dei dati sull’inflazione degli Stati Uniti.

Dal punto di vista tecnico, il rapporto di cambio tra euro e dollaro (cross EUR/USD) sembra trarre beneficio da tale situazione. Nel momento successivo alla divulgazione della notizia, si è osservata la rottura del livello di 1,1044 (sebbene rapidamente ricoperta da operazioni di vendita), che rappresenta una soglia tecnica emersa alla fine di luglio.

EUR/USD, 1H EUR/USD, 1H Grafico a candele orarie di EUR/USD. Fonte: xStation5

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