Il dollaro domina i mercati, sconvolti da crescenti timori su una recessione che ormai pare inevitabile. Mentre la Cina torna ai test di massa e l’Europa lotta per il gas, il biglietto verde vola.
Le borse asiatiche viaggiano in rosso e il dollaro si attesta ai massimi da due decenni rispetto all’euro stamane, in risposta ad aggravati timori degli investitori che il continente stia portando il mondo alla recessione, mentre i futures su petrolio e azioni europee sono cresciuti in un vacillante tentativo di stabilizzarsi.
Il sentiment non è ottimista nei mercati e il biglietto verde, come valuta rifugio, domina gli scambi, nel segnale ancora più evidente di un momento assai critico per le finanze mondiali.
Il dollaro è il solo vincitore dei mercati: i motivi
Le notizie continuano a essere inesorabilmente negative per i mercati: dai discorsi sul razionamento del gas in Europa, a una crisi politica in Gran Bretagna fino a una nuova fiammata di casi di Covid che stanno provocando nuove restrizioni a Shanghai.
“Il ritmo dei tamburi si fa sempre più forte sul rischio di recessione...in questo momento la difesa è la strategia migliore”, ha affermato Jason Teh, chief investment officer di Vertium Asset Management a Sydney.
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La recessione ci sarà in queste grandi economie
Di conseguenza, l’indice del dollaro Usa ha oscillato intorno al livello più alto degli ultimi due decenni, rimanendo sostanzialmente piatto a 106,44 al mattino, dopo aver toccato il punto massimo dal 2002 martedì.
Il rally del biglietto verde nelle ultime settimane è stato alimentato dalle aspettative degli investitori di aumenti aggressivi dei tassi di interesse negli Stati Uniti, mentre la crescente preoccupazione per la salute dell’economia globale ha portato i trader a versare fondi in asset rifugio, considerati sicuri.
La coppia EUR/USD sta scendendo verso 1,0200, riprendendo la precedente spirale di vendita. Il calo potrebbe continuare se i dati sulle vendite al dettaglio dell’Eurozona deluderanno le aspettative di un aumento mensile dello 0,4% a maggio.
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