Dove (e come) investono gli italiani? Ecco come gestiscono i risparmi

Valentina Menassi

26 Ottobre 2023 - 11:27

In occasione della Giornata mondiale del risparmio è importante conoscere come gli italiani gestiscono le proprie riserve di capitale.

Dove (e come) investono gli italiani? Ecco come gestiscono i risparmi

In occasione della Giornata mondiale del Risparmio che si terrà il 31 ottobre 2023 è bene focalizzarsi sulle strategie di investimento scelte dagli italiani per i loro risparmi. I dati utilizzati per analizzare la situazione possono sono contenuti nel Rapporto Consob pubblicato a gennaio 2023 e riferito all’anno 2022, nel quale vengono analizzate diverse tematiche come le scelte finanziarie e le attitudini dei risparmiatori.

Dove (e come) investono gli italiani

In merito agli strumenti finanziari più scelti dagli italiani, il 50% degli investitori intervistati da Consob ha scelto i buoni fruttiferi postali e i certificati di deposito, mentre i fondi comuni di investimento vengono scelti dal 29% degli intervistati, con un incremento del 4% rispetto al 2021.

I titoli di Stato italiani nel 2022 sono stati comprati dal 18% dei cittadini che rientrano nell’analisi Consob, per un decremento di 6 punti percentuali rispetto ai dati del 2021. Le azioni sono scelte dal 13% degli intervistati, le obbligazioni bancarie dall’11%. Tra gli strumenti con percentuale di investimento più bassa si riscontrano i titoli esteri con l’8%.

Cresce l’interesse per le criptovalute

All’interno dello studio viene poi riscontrato un interesse particolare nei confronti delle criptovalute: ha investito l’8% degli intervistati. Sembrerebbe poco in termini numerici ma è da sottolineare un incremento di circa 4 punti percentuali rispetto all’anno precedente. Si tratta di un dato su cui riflettere, inoltre il 33% di chi investe in questa tipologia di prodotti non fornisce una risposta esaustiva per dimostrare la propria conoscenza in merito al Bitcoin.

L’asset allocation dei fondi

In questo frangente è bene analizzare anche l’asset allocation. L’Osservatorio annuale sui sottoscrittori di fondi comuni curato dell’Ufficio Studi di Assogestioni fornisce una panoramica complessiva sul tema. In merito ai fondi, se consideriamo quelli italiani, l’investimento che prevale è quello della tipologia flessibile per il 42%, seguono le obbligazioni con il 26% e gli investimenti in fondi bilanciati e azionari rispettivamente del 22% e del 10%. Considerando il mercato estero il valore per i fondi “cross border” ovvero “oltre frontiera” è del 48%. Il peso dei fondi obbligazionari è del 30%, per quanto riguarda quelli flessibili e bilanciati la quota è dell’11%.

Diversificazione e strategie finanziarie

Chi prende decisioni specifiche e attive in merito agli investimenti sceglie di diversificare il proprio portafoglio. L’81% ha scelto almeno due prodotti finanziari, questo dato viene ritrattato e scende al 53% se si considera la distribuzione al netto dei prodotti che riguardano il risparmio gestito. Coloro che detengono un unico prodotto finanziario che non riguardi un’attività riferibile al risparmio gestito è il 43% dei soggetti analizzati mentre chi ha scelto certificati di deposito e buoni fruttiferi postali rientra nel 51% dei casi.

Nel complesso, gli individui più abbienti sembrano essere maggiormente propensi alla diversificazione e ad avere conoscenze finanziarie più specifiche. In merito alle modalità di distribuzione delle risorse finanziarie tra i diversi investimenti ci sono dei cambiamenti specifici che vengono modificati in base all’esperienza, all’orizzonte temporale.

L’educazione finanziaria e i risparmi

Tanto lavoro c’è ancora sa fare in termini di educazione finanziaria. Solo il 50% conosce il concetto di “diversificazione”. Questo aspetto fa riflettere sulla necessità di implementare l’educazione in questo ambito. Nel complesso, l’80% degli italiani intervistati considera la gestione delle finanze personali complicata, anche a causa dell’instabilità geopolitica degli ultimi tempi.
Dal punto di vista dei risparmi, rispetto al 2021 è cresciuto il numero di persone che non pianificano le spese e non hanno un budget. Stesso discorso per la pianificazione, poco più del 20% afferma di tenere traccia delle uscite e delle entrate.

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