La società statale Gazprom ha aumentato le esportazioni di GNL dal suo nuovo progetto Portovaya GNL, compensando il calo delle consegne di gasdotti verso l’Europa Occidentale.
L’Europa Occidentale ha adottato misure per ridurre la sua dipendenza energetica dalla Russia fin dallo scoppio della guerra in Ucraina. In particolare, i governi europei hanno cercato di diversificare le fonti di approvvigionamento energetico, sostituendo sempre più le forniture di gas provenienti dai gasdotti russi con il gas naturale liquefatto (GNL) russo.
Secondo i dati di Reuters, più del 10% del gas russo precedentemente trasportato attraverso gasdotti verso l’Unione Europea è stato sostituito con GNL consegnato nei porti dell’UE. Questo aumento è in parte attribuibile agli sconti offerti da alcuni produttori russi, come Novatek, che hanno venduto carichi a tariffa ridotta nell’UE. Allo stesso tempo, la società statale Gazprom ha aumentato le esportazioni di GNL dal suo nuovo progetto Portovaya GNL, compensando il calo delle consegne di gasdotti verso l’Europa Occidentale.
La Spagna, sede della più grande flotta di terminali di importazione dell’UE, è emersa come il principale riesportatore di forniture russe di gas via mare, anche se in passato non importava gas russo. Questo cambiamento è stato evidenziato dalle statistiche dell’UE e dai calcoli di Reuters, che mostrano un aumento della quota di gas russo nell’offerta dell’UE fino al 15% grazie al crescente utilizzo del GNL russo. [...]
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