I conflitti in Ucraina e Medio Oriente rendono pubbliche amministrazioni e imprese bersagli del cyberattivismo: in un anno attacchi in crescita del 625%.
In parallelo alle guerre in Ucraina e in Medio Oriente crescono le minacce informatiche e l’Italia è tra i principali bersagli in Europa.
Negli ultimi tempi l’attenzione è alta soprattutto sugli attacchi DDoS, che colpiscono i sistemi delle pubbliche amministrazioni, ma anche di aziende private attive in settori delicati come le telecomunicazioni, i trasporti e i servizi finanziari.
Mentre il tema della sicurezza informatica è sempre di attualità, con la cronaca che racconta le storie del giovane hacker siciliano accusato di aver violato i server del Ministero della Giustizia o del bancario che avrebbe spiato conti correnti illustri, la forte crescita degli attacchi di tipo DDoS è emersa chiaramente dall’ultima Relazione annuale sul monitoraggio effettuato dall’Agenzia per la cybersicurezza nazionale. Il 2023 è stato un anno all’insegna di un «notevole incremento» delle attività svolte, in risposta a un generale aumento delle minacce informatiche osservate. Minacce su cui arrivano nuove conferme anche dagli ultimi aggiornamenti mensili forniti dalla stessa Agenzia nel corso del 2024. [...]
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