Il settore del trading di materie prime ha accumulato fino a 120 miliardi di dollari in riserve di liquidità dopo cinque anni di crescita record.
Il settore del trading di materie prime ha accumulato fino a 120 miliardi di dollari in riserve di liquidità dopo cinque anni di crescita record, costruendo un tesoro che i maggiori trader sono pronti a reinvestire per rafforzare il proprio dominio.
Le riserve del settore, stimate tra 70 e 120 miliardi di dollari in uno studio condotto dal consulente Oliver Wyman, sono il risultato di un enorme aumento dei profitti in quasi tutti i settori del settore.
I profitti lordi derivanti dalle attività di negoziazione di materie prime, comprese quelle di banche, hedge fund, trader indipendenti e attività garantite da attività come BP e Shell, sono aumentati da circa 36 miliardi di dollari nel 2018 a un record di 148 miliardi di dollari nel 2022, in gran parte a causa delle ricadute della guerra in Ucraina, ha rilevato lo studio. Nel 2023 Oliver Wyman stima che i profitti lordi o margine – l’importo realizzato sulle operazioni prima di detrarre costi come tasse, stipendi e bonus – abbiano raggiunto i 105 miliardi di dollari, in calo di circa il 30% su base annua, ma ancora circa il doppio dei livelli storici. [...]
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