Pil italiano in frenata (e sotto la media Ue). E sul grafico del Ftse Mib compare un segnale (potenzialmente) ribassista. Vediamo una strategia con i Turbo Certificates di BNP Paribas.
L’economia italiana ha attraversato un periodo altalenante, con un inizio 2023 promettente ma seguito da una brusca frenata. Cosa aspettarsi nei prossimi mesi?
Nel primo trimestre dell’anno, il Pil italiano ha sorpreso positivamente registrando una crescita dello 0,6%, superando le stime degli analisti che avevano rivisto al rialzo le prospettive di crescita annuale al 1,2%. Nel contempo, la Germania ha registrato il secondo calo trimestrale consecutivo, entrando ufficialmente in recessione tecnica. Tuttavia, il secondo trimestre ha portato una doccia fredda, poiché il Pil italiano è diminuito dello 0,3%, superando negativamente le previsioni.
Molti esponenti del governo italiano e della Banca d’Italia hanno criticato aspramente la BCE e la sua Presidente, Christine Lagarde. Le continue politiche di aumento dei tassi di interesse adottate dalla BCE hanno suscitato preoccupazioni poiché penalizzano l’economia reale.
Nonostante le sfide economiche, la Borsa di Milano ha tuttavia continuato a mostrare un trend positivo, con il Ftse Mib che si è avvicinato a quota 30.000 punti, livello psicologico di rilievo. Negli ultimi dieci mesi, l’indice di Borsa italiano è aumentato di quasi il 50%, passando da 20.000 a 30.000 punti, nonostante l’instabilità economica.
A livello europeo, l’eurozona ha registrato un Pil del secondo trimestre del +0,3%, evitando così per un soffio la parola «recessione». La revisione al ribasso del Pil dei Paesi aderenti alla moneta unica nel primo trimestre da variazione nulla a -0,1% ha evitato la successione di due trimestri consecutivi in calo, condizione tecnica per definire una recessione.
Nonostante le rassicurazioni, i consumatori italiani si sentono preoccupati riguardo all’economia. La stagione turistica potrebbe giocare un ruolo cruciale nel recupero, cercando di attirare turisti stranieri per compensare la contrazione della spesa interna. I dati Istat sulle vendite al dettaglio di giugno riflettono chiaramente questa tendenza, con un aumento del 3,6% in valore rispetto all’anno precedente, ma una diminuzione del 3,5% in volume, indicando che si spende di più ma si acquista meno.
Prima di vedere la nuova strategia con un Turbo Unlimited Certificates di BNP Paribas, analizziamo i livelli di supporto e resistenza secondo l’analisi tecnica.
Analisi tecnica indice Ftse Mib: strategie operative
Ftse Mib in frenata nella prima settimana di agosto. Venerdì ha chiuso a 28.586 (-0,41%). Dopo aver sfiorato i 30.000 punti l’indice benchmark ha invertito la rotta, disegnando sul grafico a candele settimanali un «bearish engulfing», un pattern dal potenziale ribassista che compare al termine di un rally. Discese sotto 28.470 punti confermerebbero la recente debolezza mettendo nel mirino i supporti critici a 28.100 e 27.600. Più sotto resterebbe solo la trend line che sale dai minimi di marzo, a 27.100-27.200 a frenare le pressioni dei venditori. La tenuta di 28.500 punti potrebbe invece offrire la sponda per una nuova reazione al rialzo oltre i 30.000 punti, lasciando credere che il trend di fondo sia ancora orientato al rialzo.
Grafico giornaliero Ftse Mib
Fonte TeleTrader
Ftse Mib, grafico giornaliero. Fonte: TeleTrader
Sintetizziamo di seguito i livelli da monitorare per la nostra strategia:
Trigger: test di 28.100
Primo target: 29.100
Secondo target: 29.800
Stop loss: 27.800
Ftse Mib: strategia long con i Turbo Unlimited Long Certificate di Bnp Paribas
Nell’ipotesi di una strategia «long» sul Ftse Mib interveniamo in area 28.100 per target a 29.100 e 29.800, con stop loss localizzato a 27.800.
Per questa strategia, si adatta il certificato Turbo Long di Bnp Paribas con ISIN NLBNPIT1LBS8 e leva 5,91.
Ftse Mib: strategia short con i Turbo Unlimited Short Certificate di Bnp Paribas
Se invece ipotizziamo una strategia «short» sul Ftse Mib, occorre attendere la violazione di 28.000 con stop loss localizzato a 28.800 e obiettivi a 27.600 e 27.200.
Per questa strategia, si adatta il certificato Turbo Short di Bnp Paribas con ISIN NLBNPIT1Q793 e leva 5,13.
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