In un seggio sono state rinvenute 10 schede timbrate all’interno di un cassetto. Dopo l’intervento dell’Arma il presidente si dimette. Ecco dove.
Sono stati aperti questa mattina alle ore 07:00 i seggi in diverse regioni per eleggere il nuovo governatore, in concomitanza con la votazione per il referendum che prevede il taglio dei parlamentati. All’interno di un seggio però è già stato rilevato il primo broglio che ha costretto la presidente a dare le proprie dimissioni.
Nello specifico sono state rinvenute 10 schede elettorali timbrate all’interno di un cassetto in uno dei seggi di Procida, in provincia di Napoli, dove erano in corso anche le elezioni per scegliere il nuovo sindaco. Il reperimento delle schede è avvenuto poco dopo la chiusura delle operazioni di preparazione al voto, e la vicenda è stata immediatamente segnalata alle autorità competenti.
Elezioni regionali, brogli nel seggio di Procida
Nel seggio di Procida, in provincia di Napoli sono state rinvenute 10 schede elettorali timbrate e lasciate in bianco all’interno di un cassetto. Immediato l’intervento del sindaco, Dino Ambrosino, che ha provveduto a sostituire il presidente e il segretario del seggio.
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Tutti i componenti del seggio sono stati ascoltati dai carabinieri di Ischia durante la scorsa serata, e dopo l’interrogatorio si è deciso per la sostituzione di due di loro. Questo ritrovamento ha comportato una partenza in ritardo di circa due ore delle operazioni di voto, che adesso sembrano procedere regolarmente.
Dimesso il presidente del seggio
Dopo il rinvenimento di 10 schede elettorali timbrate, il presidente del seggio elettorale numero 10 di Procida allestito nella scuola media “Flavio Gioia” ha inviato una lettera al sindaco della città, alla Prefettura di Napoli e alla stazione dei Carabinieri di Procida, con la quale comunicava le proprie dimissioni “all’esclusivo scopo di garantire la serenità delle operazioni di voto”.
Quello che ha fatto discutere maggiormente è il fatto che il presidente di seggio finito sotto accusa è la sorella di Luigi Muro, uno dei due candidati a sindaco nella città. Nella lettera, pubblicata dalla lista Procida per tutti, che sostiene proprio Muro, il presidente del seggio incriminato dichiara di voler rassegnare le sue “irrevocabili dimissioni”. Su Facebook è inoltre stato precisato, da uno degli schieramenti in campo a favore di Muro che:
“Non si è trattato di rimozione del presidente di seggio per presunte irregolarità ma di dimissioni volontarie del presidente per garantire la serenità del voto. Non vi è stata alcuna sottrazione di schede elettorali ma una denuncia”.
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