Dopo la recente fase positiva, le azioni Enel potrebbero aver bisogno di ricaricare le pile. Vediamo come impostare l’operatività con i Turbo Certificates di BNP Paribas.
Passate in poche sedute da 8 a 8,5 euro, le azioni Enel sembrerebbero in debito di ossigeno e pronte ad un ritracciamento prima di ritentare l’assalto al livello resistenziale che ne frena le velleità rialziste.
Enel, grafico giornaliero. Fonte: TeleTrader
Dopo i minimi fatti segnare a metà marzo a 5,15 euro, le quotazioni del titolo Enel si sono riportate sui livelli pre-Covid per mezzo di tre fasi rialziste.
La prima, avvenuta nella seconda metà di maggio, ha permesso alle quotazioni di salire da 5,8 a 7,5 euro, la seconda a novembre 2020 ha spinto i corsi di Enel a 8,4 euro, e la terza è stata caratterizzata dal raggiungimento del nuovo massimo storico a 9,047 euro.
Da qui è partita una fase di ritracciamento che ha portato le quotazioni a confrontarsi con un doppio supporto: la trendline ottenuta dai lows del 17 marzo e del 14 maggio e la media mobile a 200 periodi.
Il rimbalzo ha spinto i prezzi in quota 8,4 euro dove però il recupero si è trovato a fare i conti con la soglia degli 8,5 euro e con la linea ottenuta dai top del 19 gennaio e del 5 febbraio.
Azioni Enel: strategie operative
Operativamente, si potrebbero valutare strategie di natura «short» da 8,45 euro con stop loss a 8,75 euro e obiettivo principale a 8,25 euro. Il target finale sarebbe invece localizzato a 8,1 euro.
Per questa strategia, si adatta il Certificato Turbo Long di BNP Paribas con ISIN NLBNPIT10G48 e leva 7,59.
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