Nelle prossime sedute, le azioni Eni potrebbero registrare una correzione. Vediamo come impostare una possibile strategia operativa con i Turbo Certificates di BNP Paribas.
Dopo tre seduta consecutive di rialzi, le azioni Eni potrebbero registrare una correzione.
Azioni Eni, grafico giornaliero. Fonte: TeleTrader
A fine ottobre 2020 la discesa delle azioni Eni a 5,726 euro ha rappresentato la premessa per un netto miglioramento del quadro grafico.
Superata la media mobile a 200 periodi (azzurra) nella seconda metà di novembre, la salita delle azioni Eni è stata contenuta dalla trendline ottenuta dai top fatti segnare il 25 novembre e l’11 dicembre ed il breakout di questo livello ha permesso ai corsi di chiudere il gap di marzo.
A contenere le ulteriori velleità rialziste a partire da fine marzo ci ha pensato la trendline ottenuta dai lows del 14 gennaio e 3 giugno 2019. I prezzi di Eni, attualmente al test di questo livello, potrebbero ritracciare, anche alla luce di un RSI che va verso l’ipercomprato, parte dei recenti guadagni in direzione della MM100 (viola).
Azioni Eni: strategie operative
Dal punto di vista operativo, si potrebbero valutare strategie di natura ribassista da 10,45 euro. Lo stop loss sarebbe localizzato a 10,65 euro mentre l’obiettivo principale a 10,05 euro. Un target più ambizioso potrebbe essere fissato a 9,95 euro.
Per questo tipo di operatività, si adatta il Certificato Turbo Short di BNP Paribas con ISIN NLBNPIT11TF9 e leva 5,11.
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