Eni crolla del 4% al Ftse Mib insieme ai titoli del settore dopo la contrazione dell’attività manifatturiera cinese. Ecco come investire con i Turbo Certificates di BNP Paribas.
Eni, Saipem e Tenaris hanno subito un crollo in borsa dopo il brusco calo del petrolio. I trader sono in allerta e monitorano attentamente gli sviluppi del mercato.
Il prezzo del petrolio Wti è sceso del 4% a 72,66 dollari al barile mentre il Brent è diminuito del 3,78% a 76,29 dollari al barile. Una discesa rovinosa causata da una combinazione di fattori.
Ad affossare i prezzi del greggio sono stati soprattutto i deboli dati economici provenienti dalla Cina, dove l’attività manifatturiera è diminuita ad aprile, con la prima contrazione da dicembre nell’indice dei responsabili degli acquisti manifatturieri. La ripresa economica del paese avrebbe dovuto spingere la domanda di petrolio quest’anno, ma le prospettive non sembrano promettenti. Tale situazione ha generato preoccupazione tra i trader per il rischio di una recessione, contribuendo alla pressione al ribasso sui prezzi del petrolio.
Inoltre, gli investitori si stanno preoccupando per le prospettive di un aumento dei tassi di interesse negli Stati Uniti, che potrebbe avere un effetto negativo sulla domanda di petrolio. Da ultimo, la crisi di SVB ha scatenato un diffuso nervosismo nel settore bancario, che a sua volta ha avuto un impatto sul mercato del petrolio. L’ultimo salvataggio in extremis della terza grande istituzione finanziaria degli Stati Uniti, la First Republic Bank, da parte di JPMorgan, ha costretto quest’ultima ad acquisire la maggior parte delle attività della banca in difficoltà, allo scopo di evitarne il collasso.
Tutti questi fattori stanno contribuendo alla pressione al ribasso sui prezzi del petrolio e su quelli dei titoli del settore, come Eni. Tuttavia, gli analisti prevedono una maggiore resilienza dei prezzi del petrolio nel 2023, anche se gli ultimi report sul mercato mostrano una dispersione insolita nelle previsioni ufficiali.
Prima di vedere una strategia con un Turbo Certificates di BNP Paribas, analizziamo i livelli di supporto e resistenza secondo l’analisi tecnica.
Analisi tecnica su Eni: strategie operative
Con un ribasso del 4,19%, Eni è crollata martedì fino a 13,17 euro, a contatto con il lato alto del gap del 3 aprile. Se anche quest’area dovesse cedere sotto il peso delle vendite, aumenterebbe il rischio di un’accelerazione al ribasso in direzione di 12,80 e 12,55 circa. Supporto successivo poco sopra i 12 euro, sulla base del canale disegnato dai bottom del 2020. Al contrario, reazioni dai valori attuali dovranno spingersi al di sopra dei 14 euro per cancellare la recente incertezza e favorire un recupero verso l’area critica a circa 14,55.
Eni, grafico giornaliero. Fonte: TeleTrader
Sintetizziamo di seguito i livelli da monitorare per la nostra strategia:
Trigger: sotto 13,10 euro
Primo target: 12,55
Secondo target: 12
Stop loss: 13,60
Eni: strategia short con i Turbo Certificates di Bnp Paribas
Se ipotizziamo una strategia «short» su Eni, occorre attendere la violazione di 13,10 euro con stop loss localizzato a 13,60 e obiettivi a 12,55 e 12 euro.
Per questa strategia, si adatta il certificato Turbo Short di Bnp Paribas con ISIN NLBNPIT17TT7 e leva 5,20.
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