Eni stacca oggi la seconda tranche del dividendo trimestrale da 0,22 euro relativo all’esercizio 2022. Come operare sul titolo? Ecco una strategia con i Turbo Certificates di Bnp Paribas.
Eni non risente del calo del petrolio. Il titolo ha perso terreno la scorsa ottava dopo aver avvicinato i massimi del 2022 a 14,85 euro, ma ha terminato la seduta al rialzo a 14,188 euro (+0,72%). Oggi gli azionisti ricevono la seconda tranche del dividendo 2023, relativo all’esercizio 2022, da 0,22 euro, con un rendimento pari all’1,55%. Come altri titoli del comparto energetico, anche Eni ha incrementato i profitti grazie alla spinta dei prezzi energetici. Ecco tutte le novità che potrebbero muovere il prezzo a Piazza Affari.
Il gruppo è impegnato a sostituire le forniture di gas russo con quelle provenienti dall’Algeria, che raddoppieranno entro il 2024 a 18 miliardi di metri cubi. In una intervista a Il Sole 24 Ore, Lucia Calvosa, presidente di Eni, ha sottolineato l’impegno di «sostituire circa 20 miliardi di metri cubi all’anno» di gas russo entro il 2025.
Le raccomandazioni delle banche d’affari restano positive sul titolo di Piazza Affari, a partire da Equita Sim che indica un prezzo obiettivo a 19 euro. Anche gli analisti di Intesa Sanpaolo rinnovano il giudizio buy con fair value a 16,6 euro.
Il grafico di Eni mette in evidenza una progressiva perdita di momentum a partire dal picco di inizio novembre: nonostante il massimo del 16 novembre a 14,656 euro sia superiore a quello del 7 novembre a 14,31 euro, l’Rsi a 14 sedute ha smesso di crescere formando una divergenza ribassista con i prezzi. La comparsa di questi elementi quando il titolo si è scontrato nuovamente con la trend line che scende dai massimi del 2018 potrebbe frenare le ambizioni di crescita e favorire l’avvio di una correzione. Conferme in tal senso giungerebbero sotto area 13,96, neckline di un potenziale testa e spalle ribassista in formazione dal top del 7 novembre. Target in quel caso a 13,30 euro poi a 12,70 circa. Diversamente, la rottura al rialzo di 14,65 euro aprirebbe nuovi spazi al rialzo verso obiettivi in area 15, permettendo di ricoprire così il gap ribassista lasciato aperto il 6 maggio 2019.
Vediamo ora come investire con un Turbo Certificates di Bnp Paribas sulla base di queste informazioni.
Eni, grafico giornaliero. Fonte: TeleTrader
Sintetizziamo di seguito i livelli da monitorare per la nostra strategia:
Trigger: sotto 13,96 euro
Primo target: 13,30 euro
Secondo target: 12,70 euro
Stop loss: 14,65 euro
Analisi tecnica su Eni: strategie operative
Su Eni ipotizziamo una strategia «short» sotto 13,96 euro con stop loss localizzato sopra 14,65 e obiettivo a 13,30 circa.
Per questa strategia, si adatta il certificato Turbo Short di Bnp Paribas con ISIN NLBNPIT1INN0 e leva 5,38.
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