Eni ha annunciato nuove acquisizioni strategiche per il gas in Algeria. La società si conferma partner cruciale per il fabbisogno di questa materia prima in Italia e in Europa. I dettagli.
Eni continua a rafforzare la sua posizione di partner strategico per il gas in Algeria.
Con un annuncio ufficiale la società ha presentato l’acquisizione di due attività BP nella nazione nordafricana. “Nel 2023 la produzione di Eni in Algeria salirà a oltre 120.000 barili di olio equivalente al giorno”, si legge nella nota, confermando il primato della compagnia italiana per la presenza come azienda straniera su quel territorio.
Nonostante l’importante acquisizione, le azioni Eni scambiano in rosso, con un tonfo dell’1,17% alle ore 14.44.
Eni sempre più forte in Algeria: le novità
In un momento storico cruciale per l’approvvigionamento energetico, l’annuncio di Eni nella mattinata del 7 settembre è stato ancora più rilevante. Nella nota si legge che è avvenuta una nuova acquisizione:
“delle attività di BP in Algeria, tra cui “In Amenas” e “In Salah”, due concessioni per la produzione di gas (con un working interest rispettivamente del 45,89% e del 33,15%). “In Amenas” e “In Salah”, operati congiuntamente con Sonatrach e Equinor, si trovano nel Sahara meridionale e la loro produzione di gas e liquidi associati, avviata rispettivamente nel 2006 e nel 2004, nel 2021 è stata di circa 11 miliardi m3 di gas e 12 milioni di barili di condensati e GPL.”
Con questa operazione, la società è in grado di ampliare il proprio portafoglio di asset nel Paese e, unitamente ai nuovi contratti di Berkine South e del Blocco 404/208, recentemente sottoscritti, potrà sviluppare nuove attività nel settore della produzione del gas.
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