L’era dei codici a barre sui prodotti, durata 50 anni, sta giungendo al termine

Alessandro Nuzzo

2 Gennaio 2025 - 23:50

Dopo 50 anni di onorata carriera i codici a barre stanno per essere dismessi per lasciare spazio ad un’alternativa più moderna: ecco quale.

L’era dei codici a barre sui prodotti, durata 50 anni, sta giungendo al termine

Dopo 50 anni di attività, i classici codici a barre utilizzati per identificare i prodotti di largo consumo, stanno per essere dismessi. Era il 26 giugno 1974 quando la scansione di una confezione di gomme da masticare Juicy Fruit in un supermercato dell’Ohio, sancì il primo prodotto scansionato con questa tecnologia inventata da John Woodland e Bernard Silver che nel 1952 presentarono il primo brevetto. L’idea maturò dopo aver ascoltato le esigenze del titolare di un’impresa alimentare sulla necessità di automatizzare e velocizzare le operazioni di cassa.

L’organizzazione internazionale per gli standard GS1, responsabile degli standard globali dei codici a barre, ha ora presentato un programma ambizioso. Entro la fine del 2027 tutte le attività commerciali dovrebbero essere in grado di leggere ed elaborare la nuova generazione di codici, ovvero i QR Code.

Che cos’è e a cosa serve il codice a barre?

Il codice a barre è un sistema di rappresentazione grafica di dati, utilizzato per codificare informazioni leggibili da scanner ottici.

Si tratta del noto insieme di numeri e barre di diverso spessore che consente un’identificazione rapida dei prodotti, semplificando la gestione delle scorte, delle vendite e della logistica.

Il codice a barre è stato introdotto per rispondere a esigenze di velocità e precisione nelle transazioni commerciali, portando numerosi vantaggi, tra cui:

  • automatizzazione delle vendite al dettaglio, riducendo i tempi alle casse e minimizzando errori manuali;
  • gestione efficiente dell’inventario, grazie a dati sempre aggiornati su stock e vendite;
  • tracciabilità dei prodotti, ottimizzando logistica e distribuzione;
  • prevenzione dei furti, grazie a un controllo più sicuro delle scorte.

Presto sarà sostituito dal QR Code

I QR code (dall’inglese “Quick Response code”) sono codici detti bidimensionali che possono contenere una quantità molto maggiore di informazioni rispetto ai codici a barre tradizionali. La crescente domanda di informazioni dettagliate sui prodotti da parte dei consumatori e la necessità di migliorare la trasparenza, la tracciabilità e l’autenticità dei prodotti lungo la catena di fornitura, hanno spinto all’introduzione dei QR Code al posto dei codici a barre.

I QR code possono contenere molte più informazioni rispetto ai codici a barre tradizionali, includendo dati come il numero di lotto, la data di scadenza, il peso, il prezzo, e collegamenti a risorse online come recensioni, offerte promozionali e avvisi di richiamo. La maggiore capacità informativa è quindi cruciale per rispondere alle esigenze di un mercato sempre più digitale e orientato al consumatore.

Gli altri vantaggi di un QR Code sono:

  • informazioni dettagliate e accessibili, che possono includere istruzioni per l’uso e il riciclo, informazioni sulla sicurezza, dati nutrizionali e certificazioni;
  • tracciabilità e sostenibilità, perché consentono una migliore tracciabilità dei prodotti lungo la catena di fornitura e possono comunicare dettagli sulla provenienza del prodotto, la sua impronta di carbonio e le istruzioni per il riciclo;
  • sicurezza alimentare, perché forniscono informazioni dettagliate su salute e nutrizione, allergie e date di scadenza, aiutando a ridurre gli sprechi alimentari e migliorare la sicurezza dei consumatori.

Il processo di transizione dal codice a barre ai QR code è già iniziato e si prevede che sarà completato entro il dicembre 2027.

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