Il prezzo di Ethereum raggiunge $2.000 nel mercato decentralizzato, trainato da una serie di notizie positive. Cosa aspettarsi adesso dalla seconda crypto più grande in circolazione?
Il mondo dei mercati decentralizzati sta subendo un forte afflusso di buone notizie che ogni giorno sembrano spingere il prezzo dei crypto asset verso nuovi massimi relativi. È il caso di Ethereum che, dopo un periodo di lateralizzazione, torna nuovamente a raggiungere il prezzo di $2.000 a token. La notizia ha creato moltissima euforia fra gli operatori del mercato decentralizzato: oggi, in cima alle tendenze di Twitter, compare la parola #Ethereum.
Il prezzo di Ethereum vola: cosa sta accadendo?
Con molta fatica, ETH torna ad superare la vetta toccata ormai più di 7 mesi fa poco dopo il completamento del merge che ha portato a Ethereum 2.0. Anche in questo caso la spinta dal lato della domanda proviene dalle conseguenze di un evento importante: si parla di «Shapella», l’unione di due aggiornamenti, Shanghai e Cappella, che darà la possibilità di fare unstaking dal Layer di Consenso a quello di Esecuzione. Sebbene l’aggiornamento miri a promuovere la popolarizzazione del protocollo e incentivi all’utilizzo della rete Ethereum, per molti è considerato un evento abbastanza bearish. Questo perché si tratta comunque di un processo di unstaking che potenzialmente dovrebbe portare a un aumento della quantità di ETH in offerta. In realtà, il prezzo di Ethereum, a differenza di quello di BTC, ha registrato un forte aumento in termini percentuali raggiungendo il numerario dei $2.000.
Ethereum verso i $2.000: cosa aspettarsi adesso?
I timori legati a una liquidazione di massa restano comunque alti e alcuni esperti temono che il numerario dei $2.000 possa dimostrarsi essere una trappola psicologica per molti trader, proprio come accaduto sette mesi fa. Secondo i dati di coinmarketcap, i prelievi da rete Ethereum del 13 aprile sono comunque rilevanti, con circa 704.802 ETH in attesa di processazione.
La crescita del prezzo sembra essere dovuta a una pluralità di fattori. Prima di tutto da un aumento degli short liquidation, ovvero la chiusura forzata delle operazioni aperte di vendita allo scoperto. Inoltre la rete risulta molto stressata in questo momento e molti trader potrebbero scegliere di attendere che il prezzo del Gas cali per effettuare le proprie transazioni. Vi è infine da considerare il fatto che il prezzo di Ethereum ha raggiungo cifre significativamente basse negli ultimi mesi. Per tale ragione è presumibile comunque pensare che molti investitori possano scegliere di fare holding della propria posizione.
Da un punto di vista tecnico, il prezzo ha toccato il numerario dei $2.000 ed è quindi plausibile aspettarsi delle prese di profitto. La ripartenza del prezzo di Ethereum potrebbe però allo stesso tempo risvegliare la price action di molte altcoin dormienti da mesi, provocando un aumento dei loro prezzi.
ETH/USD, 1D
Grafico a candele del prezzo di ETH/USD su timeframe giornaliero. Fonte: teletrader.com
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