La coppia EUR/USD è pronta a un rialzo con la spinta della Bce più aggressiva della Fed? I fattori da monitorare sono molti. In focus anche il dollaro come asset rifugio e la crisi banche Usa.
La coppia EUR/USD nel mirino degli investitori dopo le riunione delle banche centrali.
Il focus è soprattutto sulla Bce, valutata ora come la più aggressiva e pronta a ulteriori rialzi dei tassi come affermato dal tono “falco” di Lagarde in conferenza stampa.
Venerdì mattina, l’euro dollaro è entrato in una fase di consolidamento sopra 1,1000 dopo la ripresa vista nella sessione asiatica. I dati sui salari non agricoli di aprile dagli Stati Uniti saranno il prossimo catalizzatore per la coppia. Gli investitori terranno d’occhio anche i titoli che riguardano la crisi bancaria.
Nello specifico, l’EUR/USD ha messo in scena un rimbalzo oltre 1,1000 dopo aver chiuso in territorio negativo giovedì 4 aprile. Alle ore 10.50 circa, il tasso di cambio viaggia sui $1,1026.
Ci sono diversi fattori da monitorare per prevedere quanto, realmente, la moneta unica può apprezzarsi con una Banca centrale europea che non contempla nessuna pausa per il rialzo tassi. La forza della politica monetaria divergente con quella della Fed (più incline a uno stop degli aumenti) potrebbe non bastare all’euro. Da tenere d’occhio, infatti, ci sono anche crisi bancaria Usa, crescita dell’Eurozona, acquisti di asset rifugio.
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L’effetto Bce sull’euro: cosa succede all’EUR/USD?
La Banca centrale europea ha alzato i suoi tassi di riferimento di 25 punti base (pb) come previsto.
Sebbene la Bce si sia astenuta dal confermare ulteriori aumenti nella dichiarazione politica, il presidente Christine Lagarde ha chiarito che non stavano interrompendo il ciclo di inasprimento.
Lagarde ha ribadito che vi sono ancora significativi rischi al rialzo per l’inflazione, tanto che alcuni governatori ritenevano opportuno un aumento di 50 punti base.
Nonostante i commenti aggressivi in conferenza stampa, la coppia EUR/USD non è riuscita a raccogliere lo slancio di ripresa giovedì, poiché un altro attacco di svendita delle azioni delle banche regionali statunitensi ha spinto gli investitori a cercare rifugio nel biglietto verde. A sua volta, il dollaro USA (USD) è riuscito a mantenere la resilienza nei confronti dei suoi rivali.
In generale, l’euro ha complessivamente perso terreno dopo la decisione sui tassi della Bce, poiché è stato percepito un certo declassamento delle aspettative sui futuri rialzi dei tassi.
Secondo un’analisi di Manish Jaradi, stratega di Dailyfx, la scelta di aumentare di 25 punti base i tassi Bce è stata probabilmente legata alla debole crescita del Pil del primo trimestre, al raffreddamento dell’inflazione e all’inasprimento delle condizioni del credito, suggerendo che l’impatto degli aumenti dei tassi sta iniziando a ripercuotersi sull’economia – “con forza”, ha affermato la Bce.
La sensibilità della banca centrale al meccanismo di trasmissione della politica monetaria sul credito implica rischi al ribasso per il tasso terminale. Di conseguenza, i mercati monetari hanno ora ridimensionato le aspettative del tasso di deposito al 3,65% dal 3,75% prima della riunione della Bce, pesando sull’euro.
Euro dollaro: cosa osservare negli Usa
Non solo Bce: per prevedere i movimenti della coppia EUR/USD sarà cruciale anche osservare cosa succede negli Usa.
Il dollaro dovrebbe essere in grado di mantenere la sua posizione, se le azioni delle banche regionali dovessero crollare ulteriormente.
Gli operatori di mercato presteranno inoltre molta attenzione ai dati del mercato del lavoro provenienti dagli Stati Uniti. Ad aprile, si prevede che i libri paga non agricoli aumenteranno di 179.000 unità.
Attualmente, lo strumento FedWatch del gruppo CME mostra che i mercati sono pienamente convinti che la Federal Reserve americana lascerà invariato il suo tasso di riferimento a giugno. Un dato sui libri paga ottimista, vicino a 250.000, potrebbe ravvivare le aspettative per un ulteriore rialzo dei tassi a giugno e aiutare l’USD a rafforzarsi, almeno nel breve termine.
Secondo un’analisi di uno stratega su Fxstreet, il rilascio del rapporto sul lavoro negli Stati Uniti, che dovrebbe mostrare un ulteriore rallentamento della crescita dell’occupazione e un aumento della disoccupazione, può aggiungere supporto alla moneta unica al momento del rilascio.
D’altra parte, i trader sono preoccupati per l’aumento dell’avversione al rischio a causa della crisi in corso nel settore bancario statunitense, che potrebbe intensificarsi ulteriormente dopo il crollo della terza banca statunitense e l’aumento dei timori per l’effetto domino.
In tale scenario, l’euro verrebbe sottoposto a una maggiore pressione e rischierebbe di rompere al di sotto dei forti supporti a 1,0960.
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