Euro dollaro, le previsioni 2024 indicano un biglietto verde debole e un tasso di cambio che può rafforzarsi fino al 10%. Cosa aspettarsi sulla coppia e quanto peseranno le scelte di Fed e Bce?
L’euro dollaro è destinato a salire e di molto secondo alcune previsioni per il 2024, con il dollaro visto più debole rispetto all’anno che sta per concludersi.
L’EUR/USD ha trascorso gran parte del 2023 nell’intervallo 1,05-1,10. Il movimento laterale è stato interrotto solo una volta a luglio, quando la Bce è apparsa più disposta rispetto alla Fed a continuare ad aumentare i tassi di interesse per combattere l’inflazione. In quella circostanza, il tasso di cambio ha registrato un’impennata a 1,12.
Tuttavia, la coppia è scesa di oltre il 6% da quel picco, diminuendo fino ai minimi del 2023 intorno a 1,05, dopo 11 settimane ribassiste consecutive. La combinazione tra una Fed accomodante e la Bce dal tono ancora piuttosto aggressivo (seppure i rialzi dei tassi dovrebbero essere terminati) continua ad alimentare l’apprezzamento dell’euro.
In questo contesto, l’euro è stimato al rialzo nel 2024, con il biglietto verde destinato a perdere forza nella combinazione meno favorevole di una Federal Reserve pronta a tagliare il costo del denaro prima dell’Eurotower. L’indebolimento del dollaro, però, potrebbe essere meno profondo di quanto si preveda considerando le incertezze economiche e geopolitiche del prossimo anno.
Euro dollaro, le previsioni: perché nel 2024 il biglietto verde può crollare
Secondo le prospettive di investimento per il 2024 di RBC Global Asset Management, l’euro aumenterà di circa il 10% l’anno prossimo, spinto dalla debolezza del dollaro e da un graduale ritorno degli euro investiti all’estero.
La valuta europea si rafforzerà fino a raggiungere 1,21 dollari, hanno scritto Dagmara Fijalkowski e Daniel Mitchell di RBC nel rapporto del 15 dicembre. Le loro previsioni si confrontano con la stima di un aumento medio del cambio a 1,12 per il quarto trimestre del 2024, secondo un sondaggio di Bloomberg.
Il dollaro si è indebolito dalla fine di ottobre e ha esteso i suoi cali dopo la pubblicazione della scorsa settimana delle prospettive trimestrali della Federal Reserve, che prevede un calo più marcato del target del tasso sui fondi federali per il prossimo anno rispetto alle previsioni precedenti. Nello stesso periodo, la presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde ha invece avvertito che la banca non dovrebbe abbassare la guardia nella lotta contro l’inflazione.
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“Il vento favorevole di un ampio calo del dollaro Usa contribuirà al rally dell’euro, che quindi dovrebbe chiudere l’anno più forte anche in assenza di prospettive economiche rosee per l’Europa”, si legge nel rapporto.
Inoltre, gli esperti hanno evidenziato che circa 4mila miliardi di euro sono stati investiti al di fuori della regione tra il 2014 e il 2022, quando la Bce ha imposto tassi di interesse negativi ai risparmiatori europei. Il sentiment e le condizioni finanziarie, però, stanno cambiando.
“Con tassi di interesse a breve termine superiori di 4,5 punti percentuali rispetto a 18 mesi fa, ci aspettiamo di vedere una domanda graduale e persistente per l’euro man mano che questo denaro tornerà a casa”, hanno scritto Fijalkowski e Mitchell. Questo spostamento di allocazione accelererà man mano che le prospettive economiche dell’Europa miglioreranno rispetto agli Stati Uniti nelle loro prospettive per il 2024.
Anche gli economisti di Nordea si aspettano un rialzo dell’euro dollaro nel 2024, con un tasso di cambio a 1,15 alla fine del prossimo anno. Gli esperti di ING hanno previsto un aumento del cambio EUR/USD il prossimo anno, sulla base di specifiche condizioni: gli Stati Uniti rallenteranno, l’inflazione si allenterà e la Fed sarà in grado di rendere la politica monetaria meno restrittiva.
Secondo Bank of America, il il tasso di cambio euro-dollaro supererà il livello di 1,10 nel corso del prossimo anno. Per gli analisti i tagli dei tassi di interesse della Federal Reserve “contano di più per il mercato” rispetto alle riduzioni del costo del denaro delle altre banche centrali e per questo eserciteranno pressione al ribasso sul biglietto verde.
Il 2024 sarà l’anno dell’euro forte? Attenzione a questi fattori
Secondo la maggioranza degli analisti, i tagli dei tassi più rapidi negli Stati Uniti che altrove alimenteranno l’indebolimento del dollaro. Tuttavia, vi sono numerosi rischi all’orizzonte, tra cui potenziali problemi legati al debito pubblico, le elezioni presidenziali statunitensi e le sfide geopolitiche. Molti di questi fattori potrebbero rendere l’USD più forte delle previsioni finora espresse.
Anche le prospettive di ING suggeriscono una certa cautela sul dollaro in calo: “in termini di tempistica della traiettoria, la nostra opinione attuale è che la forza del cambio EUR/USD diventerà più evidente a partire dal secondo trimestre. Il dollaro tradizionalmente si comporta bene all’inizio dell’anno e con l’Eurozona in recessione, il primo trimestre potrebbe essere troppo presto per vedere una svolta decisiva al rialzo del cambio EUR/USD”, si legge nella nota di previsioni ING. Gli ostacoli a un rally dell’EUR/USD derivano in gran parte dalla debole crescita dell’Eurozona e dal rischio che la Bce scelga di tagliare i tassi insieme alla Fed.
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Vamvakidis di Bank of America ha sottolineato anche che “l’euro non sarà sostenuto per i suoi meriti”, poiché comunque l’economia dell’Eurozona è destinata a rimanere relativamente debole. Le previsioni base sull’euro-dollaro in rialzo della banca statunitense presuppongono quindi un rallentamento dell’economia statunitense nel 2024, anziché un’accelerazione dell’economia europea. In caso di un atterraggio morbido degli Usa, ovvero di una crescita della potenza americana, il calo del biglietto verde potrebbe essere meno esteso di quanto si possa prevedere adesso.
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