Un posto all’inferno per i Brexiters. Le parole pronunciate da Donald Tusk non sono state accolte molto bene a Londra. Tusk ha inoltre rimarcato che, da parte europea, non saranno avanzate nuove proposte.
C’è un posto speciale all’inferno destinato a quelli che hanno sostenuto la Brexit senza sapere come realizzarla. È quanto ha detto Donald Tusk, presidente del Consiglio europeo.
Nel precisare che non ci saranno nuove proposte riguardanti l’Irlanda che possano sbloccare l’impasse che si è venuto a creare a Westminster, Tusk ha invitato Theresa May ad avanzare proposte «realistiche» per rompere lo stallo sul confine irlandese.
Tusk: nessun progetto di uscita
L’intesa May-UE prevede il “backstop”, la clausola di salvaguardia introdotta per evitare il ritorno ad un confine fisico tra Repubblica d’Irlanda e Irlanda del Nord. Il backstop implica il mantenimento dell’unione doganale tra Regno Unito e Unione europea.
A meno di due mesi dall’uscita di Londra dall’Unione, ha detto Tusk,
“mi domando se esista un posto speciale all’inferno per coloro i quali hanno promosso la Brexit senza nemmeno una bozza di piano su come portarla avanti”.
Reazioni furiose a Londra
Andrea Leadsom, leader della Camera dei comuni, ha subito chiesto le scuse di Tusk per commenti definiti «vergognosi» e «irritanti». “Stiamo conducendo una trattativa tra amici, alleati, vicini. (Tusk, ndr) dovrebbe assumere un atteggiamento collegiale e collaborativo e queste dichiarazioni lo sminuiscono completamente", ha detto Leadsom nel corso di un’intervista alla BBC.
“Chiediamo a Tusk se ritiene che questo tipo di linguaggio possa essere d’aiuto”, ha detto un portavoce di Downing Street.
Atteso un rinvio dell’uscita
Attualmente fissata al 29 marzo, l’uscita di Londra dall’UE potrebbe essere spostata di tre mesi a fine giugno.
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