EUR/USD, proseguirà la debolezza del dollaro?

Mentre le borse si avvicinano alla chiusura dell’anno e i trader riflettono sui loro profitti e perdite, il mercato del Forex sta attirando molta attenzione. Nel corso dell’ultimo anno, il mercato delle valute è stato al centro di complessi sviluppi economici, finanziari e geopolitici, contribuendo ad aumentare i volumi di contrattazione e la volatilità. Un’attenzione particolare è rivolta al dollaro statunitense (USD), che ha mostrato segni di debolezza negli ultimi mesi dell’anno.

In questo articolo, in collaborazione con gli esperti di XTB, vediamo cosa aspettarsi in vista del prossimo anno.
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Ancora segni di debolezza da parte del dollaro: cosa sta accadendo?

L’Indice del Dollaro (DXY) evidenzia una relativa debolezza del biglietto verde, suggerendo che le nuove prospettive di politica monetaria abbiano influito negativamente sul valore della valuta. A differenza della Banca Centrale Europea (BCE), che ha mantenuto una posizione più ferma sulle sue decisioni, le parole di Powell riguardo alle prospettive di politica monetaria della Federal Reserve hanno pesato sul dollaro. Questa discrepanza si riflette nell’andamento dell’Euro, rappresentato dall’indice EXY, che ha registrato un aumento significativo. Il risultato è una crescita sostanziale del tasso di cambio EUR/USD, che si avvicina ai massimi di novembre, attestandosi intorno a 1,10.

Le scelte della Federal Reserve, guidata da Powell, si contrappongono anche a quelle della Banca d’Inghilterra, che si è opposta a possibili tagli dei tassi d’interesse, contribuendo così al deprezzamento del DXY. A fronte di un fine settimana cruciale, con dati importanti attesi, tra cui il GDP Growth Final, il Core PCE Price Index MoM e i dati su Personal Spending e Personal Income, gli investitori sono ansiosi di ottenere un quadro più completo della situazione.

Dall’Oriente, la Bank of Japan (BOJ) non offre segnali divergenti rispetto alle precedenti politiche monetarie, confermando l’intenzione di continuare sulla via della morbidezza adottata finora. Tuttavia, ciò non sembra frenare la discesa del dollaro.

Come investire nel FOREX con i CFD
Investire in contratti per differenza (CFD) sul mercato del Forex (Foreign Exchange) è una scelta comune per coloro che cercano opportunità nel trading valutario. I CFD consentono agli investitori di speculare sulle fluttuazioni dei tassi di cambio senza dover possedere effettivamente le valute sottostanti. Questo tipo di investimento offre una serie di vantaggi, come l’accesso a una vasta gamma di coppie di valute provenienti da tutto il mondo e la possibilità di negoziare con leva finanziaria. La leva finanziaria consente agli investitori di aumentare l’esposizione al mercato con un capitale limitato, potenzialmente aumentando i profitti. Con XTB puoi investire in oltre 55 CFD su Forex.

Tuttavia, è importante sottolineare che l’investimento in CFD sul Forex comporta anche dei rischi significativi. Il mercato del Forex è noto per la sua volatilità e può subire bruschi cambiamenti a causa di eventi economici, politici o sociali. La leva finanziaria può amplificare sia i profitti che le perdite, quindi è necessario avere una solida comprensione dei mercati finanziari, delle dinamiche valutarie e degli strumenti di analisi tecnica e fondamentale. Inoltre, è consigliabile adottare una strategia di gestione del rischio efficace, che includa la limitazione delle perdite e l’utilizzo di stop loss e take profit. XTB fornisce anche una serie di strumenti e risorse educative per aiutarti a prendere decisioni informate sugli investimenti su Forex. Che tu sia un investitore esperto o un principiante, XTB è in grado di soddisfare le tue esigenze e aiutarti a raggiungere i tuoi obiettivi finanziari.

EUR/USD: uno sguardo al grafico

Da un punto di vista tecnico, l’andamento dell’EUR/USD è evidenziato da una trendline rialzista che ha supportato il prezzo dai minimi di ottobre. La rottura della vecchia trendline alla fine dello stesso mese ha confermato ulteriormente la forza dell’euro. Gli oscillatori dipingono un quadro stimolante: l’RSI a 14 periodi, applicato al grafico settimanale, suggerisce che la domanda mostra una particolare forza relativa, senza ancora raggiungere livelli di ipercomprato. La resistenza nei pressi di 1,10 è osservata con grande interesse, mentre gli investitori tengono d’occhio il massimo dell’anno 2024, posizionato poco sopra 1,2, a circa il 3,20% al di sopra dei livelli attuali.

Guardando al 2023, l’incertezza economica è evidente nell’andamento altalenante del cambio, che non è riuscito a mantenere una direzione chiara, alternando ribassi e rialzi significativi. Questa incertezza potrebbe persistere, complicando ulteriormente le previsioni per gli investitori nel mercato delle valute. Con i recenti sviluppi e l’attenzione rivolta alle politiche delle principali banche centrali, gli investitori si trovano di fronte a una situazione complessa da interpretare.

EUR/USD, 1D Grafico a candele settimanali del cambio EUR/USD. Fonte: teletrader.com

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