Facebook, la criptovaluta non solo su WhatsApp ma su tutte le app

Mario D’Angelo

1 Marzo 2019 - 20:56

La criptovaluta di Facebook Inc., inizialmente annunciata solo per WhatsApp, potrebbe essere invece disponibile anche su Messenger e Instagram

Facebook, la criptovaluta non solo su WhatsApp ma su tutte le app

È almeno dal dicembre scorso che Facebook lavora sulla propria criptovaluta. A poco più di un anno dagli scandali di Cambridge Analytica, la compagnia di Mark Zuckerberg prova a rifarsi un nome puntando su privacy (ad esempio introducendo la possibilità di cancellare la propria cronologia social) e servizi finanziari. Così la società, in concorrenza ad applicazioni di messaggistica istantanea come Telegram e la meno famosa Signal, spera di riuscire dove le start-up della cryptocurrency hanno fallito.

Criptovaluta Facebook: cosa sappiamo finora

Qualche mese fa, un report di Bloomberg raccontava che a capo del progetto era stato posto David Marcus, ex presidente PayPal, e che la criptovaluta sarebbe stata implementata su WhatsApp. Si sarebbe trattata di una “stablecoin”, legata quindi non solo al dollaro, ma a più monete reali.

Adesso è il New York Times ha tornare sull’argomento, dopo il report di Dicembre. Il famoso quotidiano, anche alla luce della manifesta volontà di Facebook di integrare i propri servizi di messaggistica, suggerisce che la criptovaluta non sarà disponibile solo su WhatsApp, ma anche su Instagram e Messenger.

Obiettivo del social guidato da Zuckerberg sarebbe quello di estendere la moneta digitale alla platea di tutti coloro che usano almeno una delle tre applicazioni, ovvero 2,7 miliardi di persone.

Nonostante il progetto sia tutt’ora top secret (il team di 50 persone lavora in un edificio separato) il New York Times afferma di essere riuscito a raccogliere informazioni interessanti. Il nodo principale, a quanto pare, rimane ancora quanto controllo effettivo avrà Facebook sulla propria criptovaluta.

Se la società deciderà di realizzarne una della quale non è in totale controllo, più difficilmente riuscirà a guadagnare dalle commissioni e più facilmente saranno fatte transazioni per scopi illegali. Un punto che, per una compagnia in cerca di rafforzare la propria reputazione come Facebook, potrebbe essere fondamentale. Ma allora non sarebbe più semplice per Zuckerberg andare per un sistema tradizionale come PayPal?

Le criptovalute di Telegram e Signal

L’impegno di Facebook era partito dopo che Telegram aveva raccolto la cifra di 1,7 miliardi di dollari per il suo progetto di criptovaluta “Gram”. L’azienda di esiliati russi ha comunicato ai propri investitori lo scorso mese che il 90% dei componenti fondamentali sono pronti. Una versione beta dovrebbe cominciare a circolare nei prossimi mesi.

Signal, molto apprezzata dagli utenti che cercano il massimo della privacy, ha il progetto più piccolo, chiamato Mobilecoin: dopo i 30 milioni dell’anno scorso, sta provando a raccoglierne altrettanti.

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