Se si acquistano farmaci senza prescrizione o prodotti per il medicamento, sulla spesa spetta la detrazione al 19% in dichiarazione dei redditi?
Quali farmaci da banco e prodotti acquistati in farmacia sono detraibili? Non sempre quando si va in farmacia si è in possesso di una prescrizione del medico, alcune volte, infatti serve acquistare medicinali da banco per i quali la prescrizione non è necessaria. Altre volte si ha bisogno di una crema, di un unguento o di altri prodotti per il medicamento. In tutti questi casi si ha diritto allo sconto di imposta sulla spesa sostenuta?
La detrazione delle spese sanitarie non copre qualsiasi cosa si possa comprare in farmacia, dove, ormai, si possono acquistare prodotti per il dimagrimenti, integratori, cosmetici e anche prodotti per l’igiene. Non tutto quello che si compera in farmacia dà diritto alla detrazione di imposta e, infatti, sullo scontrino parlante, è riportato anche l’importo per il quale c’è diritto all’agevolazione fiscale (da quale sono sottratte tutte le voci dei prodotti che non possono essere portati in detrazione).
I medicinali che sono chiamati farmaci da banco possono essere venduti senza la prescrizione medica e consentono al paziente di alleviare tutta una serie di sintomi fastidiosi senza che sia costretto a sottoporsi a una visita medica. Si tratta, quindi, di medicinali che possono essere assunti senza la prescrizione e la sorveglianza di un medico (a volte basta solo il consiglio del farmacista). Ne sono un esempio i medicinali per abbassare la febbre, alcuni antidolorofici blandi, i fermenti lattici.
Non tutti i prodotti da banco, però, beneficiano della detrazione fiscale e per capire su quali si può avere basta controllare lo scontrino, in cui si nota che solo alcune spese effettuate sono utili alla detrazione. Quelle che sono escluse, di fatto, non devono essere indicate nella dichiarazione dei redditi e, quindi, quando si fa il conteggio delle spese mediche vanno stornate. La distinzione che va fatta a priori è tra farmaci e parafarmaci.
Quali sono i prodotti detraibili?
Molti prodotti da banco, come l’Aspirina, l’Oki, la Tachipirina, il Voltaren pomata, il Moment, il Gaviscon, pur essendo venduti senza prescrizione del medico sono farmaci e, quindi, possono essere portati in detrazione.
Gli integratori alimentari o le vitamine, invece, non sono farmaci, ma parafarmaci e non sono inclusi nelle detrazioni fiscali. I parafarmaci non sono detraibili anche se a prescriverli è un medico con apposita ricetta e se vengono assunti come terapia.
Detrazioni spese farmacia
Le spese effettuate in farmacia rientrano nelle spese sanitarie e godono della detrazione al 19% dall’Irpef oltre la franchigia di 129,11 euro. Sulle spese sanitarie, quindi, spetta una sorta di rimborso che è di poco inferiore a un quinto di quanto speso.
Parte dei farmaci da banco che possono essere acquistati sia in farmacia che in parafarmacia, rientrano nei prodotti detraibili, così come vi rientrano anche i prodotti di automedicazione (cerotti, garze, bende, disinfettante, termometri, siringhe, ecc…). Sia i farmaci da banco che i prodotti di automedicazione risultano essere detraibili anche se acquistati al di fuori delle farmacie, come negli ipermercati oppure online. Per quanto riguarda gli acquisti online, sul sito del Ministero della Salute è disponibile un elenco delle farmacie e degli esercizi che possono vendere farmaci a distanza.
Come si individuano i farmaci detraibili?
Sullo scontrino che la farmacia rilascia non è mai riportata l’indicazione specifica del farmaco che si acquista, questo per proteggere la privacy del cittadino. Al posto della denominazione commerciale del farmaco è presente un codice AIC.
I farmaci che sono detraibili si riconoscono proprio dal codice alfanumerico che li contraddistingue sullo scontrino. Tutti i codici che iniziano per:
- A0 sono farmaci, e sono detraibili;
- A9 sono parafarmaci non detraibili.
Sullo scontrino, inoltre, sono riportate delle sigle che, come il codice, riescono a far comprendere se si tratta di un farmaco detraibile o di un parafarmaco indetraibile.
Le sigle che si trovano sullo scontrino sono:
- OTC indica i farmaci da banco (farmaci di fascia C che nella maggior parte dei casi non sono rimborsabili dal SSN, la spesa è interamente a carico del paziente);
- SOP indica i farmaci senza obbligo di ricetta medica (farmaci di fascia C che nella maggior parte dei casi non sono rimborsabili dal SSN, la spesa è interamente a carico del paziente);
- TK indica i farmaci per i quali si paga un ticket;
- FC indica il farmaco generico;
- MED indica il medicinale.
Ci sono, poi, altre diciture che hanno lo stesso valore dei codici indicati poc’anzi e sono:
- farmaco di automedicazione;
- farmaco galenico;
- prodotto omeopatico;
- prodotto officinale.
Tutto quanto viene indicato sullo scontrino con i codici o le diciture sopra elencati rientra nella detrazione delle spese mediche.
Cosa non si porta in detrazione?
La detrazione non è riconosciuta per gli integratori alimentari perché non rientrano nella definizione di farmaco, ma non spetta neanche per eventuali integratori di vitamine, anche se prescritti dal medico. Dal 2019, inoltre, non si possono portare in detrazione neanche le spese per alimenti a fini medici.
Mentre i prodotti fitoterapici rientrano nei farmaci e sono detraibili, quelli a base di erbe non sono detraibili.
Non possono essere portate in detrazioni neanche le spese sostenute per acquistare detergenti, o altri prodotti per la cura della persona, in farmacia. Non si possono detrarre neanche prodotti come colliri e pomate.
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