Nel pieno del dibattito sulla Fase 2, Conte ha incontrato il governatore della Lombardia, tra i più avversi alla linea politica del Presidente del Consiglio. Cosa ha chiesto Fontana al primo ministro per la ripartenza della regione?
Un incontro importante quello di oggi presso la prefettura di Milano: Giuseppe Conte ha avuto un colloquio con Attilio Fontana, presidente della Lombardia.
Il rapporto tra il governatore e il Presidente del Consiglio è tra i più tesi e conflittuali a livello politico in queste intense settimane dominate dall’emergenza coronavirus. Tra i due c’è stato spesso un botta e risposta sulle responsabilità di Governo e regione nella gestione dell’epidemia e sui poteri di intervento.
Ora, il contrasto è tutto legato alla Fase 2: nonostante il territorio lombardo resti sotto osservazione per numero di morti e contagiati, il governatore spinge per allentare drasticamente le misure, a vantaggio dell’economia locale.
Durante l’incontro avvenuto nella serata del 27 aprile, Fontana ha esposto a Conte alcune questioni prioritarie per la Fase 2. Cosa ha chiesto al Presidente del Consiglio?
leggi anche
Come sarà la Fase 2: riassunto in 20 punti
Fontana e la Fase 2: cosa ha detto a Conte?
Attilio Fontana non ha nascosto la delusione per quanto stabilito per la Fase 2 al via dal 4 maggio.
Questo è stato l’appello rivolto al Presidente del Consiglio durante l’incontro:
“Ho avanzato l’ipotesi che aspettare così tanto tempo rischia di creare dei problemi notevoli a interi comparti. Quindi ci pensi.”
Sono ancora tanti, inoltre, i nodi che restano irrisolti secondo il governatore lombardo. Dai trasporti pubblici alla ripartenza di cultura e turismo, fino al rilancio economico delle imprese e alla gestione familiare: Fontana ha voluto mettere sul tavolo dell’incontro con Conte tutti i punti controversi della ripartenza.
Questi e altre questioni, infatti, sono state esposte direttamente dal presidente lombardo al primo ministro.
Una timida apertura alla collaborazione sembra esserci stata:
“Il presidente Conte ha dato l’assicurazione che si occuperà, controllerà e guarderà queste problematiche e cercheremo di risentirci nei prossimi giorni per trovare una soluzione che possa essere condivisa”
Le richieste di Fontana al Governo
Nello specifico, il governatore lombardo ha voluto lasciare a Conte un report dettagliato con alcuni spunti di riflessione per la ripartenza.
Fontana ha esposto al Presidente del Consiglio il documento finale dei lavori del Patto dello Sviluppo, che hanno visto protagonisti i principali stakeholder del sistema lombardo.
Le richieste al Governo, quindi, si sintetizzano in:
- sostegno alle famiglie (congedo parentale 50% retribuzione non basta);
- politiche per asili nido e scuola per l’infanzia;
- semplificazione per imprese e cantieri;
- interventi a fondo perduto per alcuni settori;
- eliminazione codici Ateco;
- moratoria fiscale e previdenziale;
- riduzione tassazione locale;
- regole certe per il trasporto pubblico
Tutte questioni, queste elencate, che Fontana considera urgenti per poter far ripartire la regione Lombardia. Il Presidente del Consiglio dovrà dare delle risposte.
Intanto, l’incontro di Conte con Fontana potrebbe essere un passo costruttivo per una maggiore condivisione della Fase 2.
leggi anche
Una Fase 2 lenta per “colpa” della Lombardia?
© RIPRODUZIONE RISERVATA