Bene Jeep e Ram, ma mercato statunitense in indebolimento a causa di meteo, shutdown e rimborsi fiscali. I vertici di FCA US, e anche gli analisti, ritengono che il terreno perso possa essere recuperato nei prossimi mesi. Vediamo come.
Nonostante un nuovo massimo storico per le vendite di Jeep Cherokee, febbraio all’insegna della debolezza per le vendite di FCA US. Nel mese che si è da poco concluso, nuove indicazioni positive sul mercato statunitense sono arrivate anche dal brand Ram, alla luce dei recenti premi e del buon andamento del segmento di riferimento.
Dopo 11 mesi consecutivi di crescita annua delle vendite, a febbraio il gruppo FCA sul mercato statunitense ha registrato un calo delle vendite di 2 punti percentuali a 162.036 vetture.
Tre i fattori dietro il calo (ma outlook positivo)
“Il mercato nel complesso sta iniziando a rallentare, in parte a causa delle condizioni meteo, dello shutdown governativo e delle tensioni relative i rimborsi fiscali”, ha detto il n.1 della divisione vendite statunitensi Reid Bigland. “Per quanto ci riguarda –continua il manager- il brand Ram è stato il protagonista del mese di febbraio e Jeep Cherokee ha fatto registrare un nuovo record”.
“Continuiamo a stimare una economia forte e stabile e ci attendiamo che le perdite dei mesi invernali siano compensate in primavera”. Dello stesso avviso gli analisti di Websim. “Stimiamo che l’area NAFTA riporti volumi stabili nel 2019”, riporta una nota.
Segno meno anche per il mercato italiano
Per quanto riguarda l’intero mercato italiano, febbraio si è chiuso, secondo i numeri diffusi dal Dipartimento dei trasporti, con immatricolazioni in calo del 2,42% a 177.825 unità.
Contrazione maggiore del mercato quella fatto registrare da FCA, che ha messo a segno un -8% a 44.443 unità. La quota di mercato si è attestata al 24,99%, dal 24,23% di gennaio. A livello di singoli marchi, spicca il +37,6% per il terzetto Chrysler/Jeep/Dodge e il +38,9% per Lancia.
Equita: mercato Nafta è fondamentale
Per quanto riguarda il mercato a stelle e strisce, rilevano gli analisti di Equita, “il dato è inferiore alla nostra stima di consegne 2019 nellarea NAFTA (di cui gli USA rappresentano circa il 90%) pari a circa +3% annuo, {{ma sconta elementi non ricorrenti che potevano generare anche un risultato peggiore”. }}
“Per questo –rilevano da Equita- non modifichiamo l
attesa, considerando anche il contributo dei nuovi modelli in arrivo (Jeep Gladiator). Il trend nel Nafta è fondamentale perché genera il 90% dellEbit di gruppo”. }}
Il dato italiano{{ “risulta gonfiato dai km zero (20k unità) e dalle importazioni parallele }} con l'obiettivo di immatricolare prima della fine del mese quei modelli che da marzo verranno penalizzati dall
introduzione del nuovo schema bonus/malus”.
Azioni FCA in rosso
Sulle azioni FCA, Equita ha una raccomandazione “hold” con prezzo obiettivo fissato a 16,1 euro. Il target sulle azioni Fiat Chrysler implica un premio di circa 25 punti percentuali rispetto ai 12,856 euro, -0,57% rispetto al dato precedente, dell’attuale quotazione.
Nelle ultime cinque sedute le azioni FCA hanno perso l’1,5% mentre rispetto a un anno fa valgono il 24% in meno.
© RIPRODUZIONE RISERVATA