Nel 2023 sono in arrivo oltre un miliardo di euro in finanziamenti dall’Unione europea. Questi saranno disponibili per le Pmi e le aziende promettenti che vogliono crescere. Ecco come richiederli.
Nel 2023 arriveranno 1.135,7 milioni di euro per le Pmi e le startup europee. Questi saranno disponibili sotto forma di finanziamenti, parzialmente a fondo perduto, e avranno l’obiettivo di aiutare a crescere le realtà più innovative. I bandi in questione sono gestiti dall’European innovation council Accelerator (Eic Accelerator) e possono essere approcciati sia da imprese sia da persone fisiche.
Secondo quanto si legge dal sito, i finanziamenti si rivolgono prevalentemente a startup e Pmi ma, con alcune eccezioni, anche ad aziende che hanno fino a 500 dipendenti. I bandi, in particolare, sono due: Eic Open, a cui possono partecipare aziende operanti in qualsiasi ambito, a patto che i loro progetti siano innovativi; e l’Eic Challenges che invece mette a disposizione i finanziamenti per progetti su ambiti specifici e predefiniti dalla Commissione europea.
Eic Open dispone di 613 milioni di euro, mentre Eic Challenges di 524,7. Le prossime finestre entro cui presentare domanda all’Eic per essere considerati per un finanziamento sono 22 marzo, 7 giugno e 4 ottobre.
Grazie a questo supporto, le aziende più promettenti saranno supportate nella fase di scale up, inoltre riceveranno un finanziamento importante, ma anche attirare su di sé l’attenzione di nuovi investitori, fondamentali per crescere.
Che finanziamenti si possono richiedere
Grazie a questo strumento le aziende possono richiedere contributi a fondo perduto (grant). I progetti con una spesa ammissibile fino a 2,5 milioni di euro relativi ai costi di sviluppo dell’innovazione possono anche accedere a un co-finanziamento emesso dall’Ue che consiste nel rimborso del 70% dei costi totali diretti. Per essere presi in considerazione, i progetti devono avere un Trl (Technology readiness level) da 5 a 8.
In questi termini, il contributo:
- può essere erogato se il progetto include informazioni sulla possibilità di espandersi;
- può essere erogato se il beneficiario è una startup o una Pmi;
- può essere emesso una volta per ogni richiedente durante tutta la durata del programma e può essere di massimo 2,5 milioni di euro.
Inoltre, attraverso ciò che il bando chiama Componente di investimento (Investment Component), le imprese possono richiedere da 0,5 a 15 milioni di euro per le fasi di market deployment e scale up dell’innovazione. Le aziende infine che operano in settori considerati strategici per l’interesse europeo possono ricevere anche investimenti superiori ai 15 milioni. Tutte le aziende che sono selezionate dall’Eic ricevono un tutoraggio continuo, l’accesso al network di investitori e aziende e molte altre opportunità.
leggi anche
Talk Europa: l’evento di Money.it con il Parlamento europeo fa il punto sugli investimenti alle imprese
Pmi innovative: come richiedere i finanziamenti
Il procedimento per ottenere i finanziamenti è composto di più fasi. La domanda può essere preparata in qualsiasi momento, infatti non ci sono scadenze da rispettare. Per fare domanda è necessario:
- iscriversi alla piattaforma dell’Eic;
- allegare un video di presentazione dell’idea (comunemente chiamato «pitch») e delle slide che raccontino il proprio progetto;
- rispondere ad alcune domande riguardo al team aziendale e all’innovazione alla base del progetto.
Generalmente per ricevere un primo feedback sono necessarie circa 4 settimane.
- Se l’idea presentata supera questa prima scrematura, l’acceleratore invita il richiedente a formulare una domanda più completa (la precedente è anche conosciuta come «short application», poiché richiede una quantità minore di materiali).
- Questa domanda va preparata e inviata entro le scadenze prestabilite (22 marzo, 7 giugno e 4 ottobre 2023). Il materiale a questo punto verrà visionato e valutato dalla giuria dell’Eic, che, in caso di esito positivo, inviterà il candidato a un colloquio faccia a faccia, al termine del quale verrà emanato il responso finale.
Le aziende che vengono valutate positivamente dalla giuria ma che non riescono a ottenere i finanziamenti possono comunque ottenere il «sigillo di eccellenza», un marchio che ne riconosce il valore e che può aiutare l’azienda ad attrarre investimenti da altre realtà. Per ricevere questo riconoscimento è necessario che l’azienda autorizzi l’Eic a condividere alcune informazioni di base su di essa con persone terze.
© RIPRODUZIONE RISERVATA