In arrivo una nuova misura del governo che potrebbe prevedere l’addio dei rimborsi (in formula piena) sul 730. Ecco per chi.
Chi non ha pagato anche una sola multa potrebbe non usufruire più dei rimborsi in formula piena sulla dichiarazione dei redditi, modello 730. Allo studio del governo Draghi, infatti, c’è una possibile compensazione tra i crediti d’imposta maturati con la dichiarazione dei redditi e i debiti registrati con l’Agenzia delle Entrate.
Insomma basterebbe una sola multa per non ricevere più il rimborso (in formula piena). Ma entriamo nel dettaglio e vediamo qual è il piano del governo.
Taglio dei rimborsi per chi non ha pagato le multe
Il governo Draghi sta studiando un piano che preveda una possibile compensazione tra i crediti d’imposta maturati con il 730 e i debiti registrati dall’Agenzia delle Entrate. Basterebbe non aver pagato una sola multa multa, una cartella dell’Erario o una rata della Tari per non ricevere il rimborso in formula piena.
Il costo della multa verrebbe infatti sottratto dalle detrazioni. In sostanza, se si ha un credito di 500 euro con una detrazione, ma non si è pagata una multa da 150 euro, si riceverà la differenza tra i due. Ovvero 350 euro. La misura ha il doppio obiettivo di intercettare i trasgressori e potenziare la riscossione.
Taglio dei rimborsi sul 730, cosa prevede la proposta
La proposta del governo Draghi prevede l’incrocio dei dati di chi indica un credito d’imposta o riceve un rimborso. Se la misura dovesse essere approvata, l’Agenzia delle Entrate prima di rilasciare l’atto di liquidazione verificherà se il contribuente è in regola con il Fisco.
Se dall’incrocio dei dati emergeranno dei debiti, l’Agenzia invierà la segnalazione alla sezione Riscossione. Tale sezione manderà alla persona interessata una comunicazione in cui spiegherà che, trascorsi 60 giorni, le somme che dovevano essere versate all’Erario saranno compensate. In sostanza, la sezione Riscossione comunica la cifra esatta del taglio dei rimborsi.
Stando alla proposta, resteranno fuori dalla compensazione tutti i debiti inferiori a 100 euro e quelli per i quali il contribuente ha ottenuto una sospensione o una rateizzazione dei pagamenti. Se questo meccanismo sarà approvato la persona che ha debiti potrebbe evitare procedure esecutive come i pignoramenti per recuperare il credito con Stato o enti locali.
La mini-riforma - che punta a razionalizzare le tax expenditures - potrebbe essere inserita in manovra. Ma probabilmente servirà un contemporaneo accordo in maggioranza per potenziare il sistema anti-evasione.
Il contribuente potrà difendersi
Dopo aver ricevuto la comunicazione, il contribuente potrà difendersi di fronte al giudice competente (come avviene già per le comunicazioni di fermo o di ipoteca). Non è tutto. Ci potrebbe essere la possibilità di avviare un contraddittorio entro 30 giorni con L’Agenzia, ramo Riscossione.
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