Come calcolare il netto dell’assegno una tantum da 350 euro? Ecco come scorporare l’importo del bonus sicurezza riconosciuto alle Forze Armate.
L’assegno di 350 euro contenente le ultime mensilità del Bonus Forze Armate sta per essere pagato. Secondo le indiscrezioni l’assegno potrebbe essere pagato già oggi - giovedì 19 ottobre - o comunque non più tardi della fine del mese (probabile martedì 24 ottobre).
Ricordiamo che l’assegno una tantum è una novità prevista dal riordino delle carriere, con il quale è stato stabilito che a partire da ottobre 2017 il bonus sicurezza riconosciuto dal Governo Renzi alle Forze Armate verrà pagato in un’unica soluzione.
Ad essere pagate saranno le sole mensilità di ottobre, novembre e dicembre 2017, poiché a partire dal prossimo anno il bonus non sarà più in vigore. In compenso le Forze Armate potranno beneficiare di un aumento di stipendio derivante dal cambio di parametri, con vantaggi anche per il calcolo di tredicesima, quattordicesima, TFR e assegno di pensione.
Come anticipato l’importo dell’assegno sarà di 350 euro; una cifra considerata al lordo dalla quale bisogna togliere le tasse.
A molti di voi interesserà certamente sapere quale sarà l’importo al netto delle tasse; qui trovate la risposta che cercate perché di seguito vi spiegheremo come fare il calcolo.
Bonus Forze Armate: 350 euro lordi, ma netti?
Come confermato da una nota informativa pubblicata dal Centro Unico Stipendiale Interforze, il cedolino una tantum del bonus sicurezza ha un valore lordo di 350 euro, dal quale però bisogna sottrarre alcune aliquote.
Ad esempio l’importo va scorporato del Fondo Credito, per il quale è prevista un’aliquota dello 0,35%.
C’è poi da considerare la quota INPS lato dipendente di circa il 10%.
A queste si aggiunge la ritenuta IRPEF che varia a seconda dell’importo dello stipendio. Nel dettaglio le aliquote della ritenuta IRPEF - in vigore nel 2017 - sono le seguenti:
- 23% per redditi fino a 15mila euro l’anno;
- 27% per redditi compresi tra i 15mila e i 28 mila euro (l’aliquota si applica sulla parte eccedente i 15mila euro);
- 38% per redditi compresi tra i 28mila e i 55 mila euro (l’aliquota è calcolata sulla parte eccedente i 28mila euro);
- 41% per redditi compresi tra i 55mila e i 75mila euro (l’aliquota è calcolata sulla parte eccedente i 55mila euro);
- 43% sulla parte di reddito eccedente i 75 mila euro.
La maggior parte dei dipendenti delle Forze Armate quindi deve fare riferimento alla seconda fascia di reddito, quella compresa tra i 15mila e i 28mila euro annui. L’assegno una tantum da 350 euro, quindi, va scorporato di un’ulteriore aliquota del 27%.
Il risultato è il seguente: scorporando le ritenute del Fondo Credito, della quota INPS e dell’IRPEF si ha un assegno di circa 240 netti, quindi la stessa cifra spettante nel caso in cui l’assegno sarebbe stato corrisposto mensilmente (80 euro netti per ottobre, novembre e dicembre).
Prima di concludere vi ricordiamo che lo stesso calcolo può essere utilizzato per calcolare il netto di un altro assegno una tantum in arrivo, quello relativo al cedolino straordinario riconosciuto ai gradi apicali di ogni ruolo. Gli importi lordi vanno dagli 800€ ai 1.500€, ma per farvi un’idea di quanto vi spetta al netto vi basterà scorporare le suddette aliquote.
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