Gas volatile, il prezzo ora crolla per un motivo

Violetta Silvestri

3 Ottobre 2023 - 12:17

Il prezzo del gas continua a mostrare una certa volatilità: ora la quotazioni in Europa sta scendendo sotto i 40 euro per megawattora. Il motivo è uno e segnala, anche, una crisi economica.

Gas volatile, il prezzo ora crolla per un motivo

Prezzo del gas: la volatilità è servita. Dopo essere aumentati oltre i 40 euro per megawattora, ora il benchmark di riferimento europeo sta segnalando un calo. Cosa succede al costo del gas?

Il gas olandese con scadenza novembre 2023 sta scambiando a poco più di 36 euro per megawattora, con un crollo del 7% circa dalle contrattazioni di ieri e un più marcato ribasso rispetto ai 43 euro per megawattora raggiunti a fine settembre.

L’equilibrio tra domanda e offerta è piuttosto vulnerabile e qualsiasi notizia di interruzioni della produzione negli Usa (per il Gnl) o in Europa del Nord, ormai le fonti primarie dell’approvvigionamento europeo, ha causato scosse al prezzo. Improvvise impennate del benchmark olandese hanno recentemente riportato in prima pagina l’allarme crisi energetica per il vecchio continente.

Oggi, 3 ottobre, si sta però verificando un calo importante della quotazione: perché il prezzo del gas scende? Il motivo è uno e riguarda la domanda.

Gas, il prezzo crolla sotto i 40 euro/MWh per un motivo

I prezzi del gas naturale in Europa sono crollati poiché il clima insolitamente caldo sta “distruggendo” la domanda già erosa dalla debole propensione dell’industria.

Nel dettaglio, si prevede che le temperature saliranno sopra i 20°C (68°F) da Londra a Francoforte a Parigi entro il fine settimana, rimanendo al di sopra della norma almeno fino alla metà del mese, secondo Maxar Technologies. Ciò ritarderà l’inizio della stagione di riscaldamento, dopo un settembre caldo.

Secondo i dati di Gas Infrastructure Europe, inoltre, i siti di stoccaggio continuano ad aggiungere carburante, con le scorte nella regione piene in media intorno al 96%. Anche nell’industria non si riscontra alcuna crescita della domanda. Con un’offerta che al momento non sembra ricevere contraccolpi, la novità di un consumo in calo sta spingendo in basso i prezzi.

Il consumo di gas nell’Unione Europea e nel Regno Unito a settembre è stato inferiore del 9% rispetto a un anno fa, ha dichiarato Tom Marzec-Manser, responsabile dell’analisi del gas presso ICIS. Secondo i primi dati dell’ICIS, è stato anche inferiore del 20% rispetto alla media del mese 2017-2021, non corretta per le temperature.

In Germania, per esempio, la domanda commerciale e residenziale il mese scorso è stata quasi la metà rispetto a quella di un anno fa e la piccola crescita della domanda industriale a partire da agosto è “totalmente evaporata” stando agli studi.

Una domanda più debole è un fattore importante per mantenere i prezzi energetici sotto controllo, considerando che una crisi delle forniture, con blocchi e intoppi, è sempre in agguato. Come mostra un grafico dal database di Bruegel, nell’estate 2023 il consumo di gas per elettricità, per le industrie e per consumi casalinghi è sceso in generale.

Si legge anche una volatilità nella domanda, guidata dalla disponibilità di produzione di energia alternativa, da una produzione industriale costantemente depressa e dal consumo delle famiglie probabilmente guidata dalle condizioni meteorologiche.

Domanda di gas in Europa Domanda di gas in Europa confronto annuale, dal 2022 al 2023

Una lettura economica può interpretare il crollo della domanda industriale come il segnale di una crisi della produzione, che in effetti sta colpendo Eurozona e Germania, in particolare.

Tuttavia, gli esperti consigliano di mantenere alta la guardia nel settore energetico. Un’ondata di gelo o blocchi di manutenzione in alcuni siti di produzione anche lontani possono di nuovo far rialzare il prezzo del gas in Europa.

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