Fitch su Italia: downgrade dietro l’angolo?

C. G.

22 Febbraio 2019 - 15:26

Sale l’attesa per il giudizio di Fitch sull’Italia: cosa aspettarsi oggi dall’agenzia di rating? Analisti si interrogano sul possibile downgrade

Fitch su Italia: downgrade dietro l’angolo?

C’è grande attesa per il giudizio di Fitch sull’Italia.

Come di consueto, le decisioni dell’agenzia di rating saranno pubblicate a mercati chiusi, dunque nel tardo pomeriggio o nella serata di oggi, venerdì 22 febbraio.

I mercati, compresi spread e Btp, si sono interrogati sul giudizio di Fitch e sul suo possibile downgrade dell’Italia per tutta la settimana, durante la quale anche la Commissione europea è tornata a parlare del Belpaese criticando e analizzando tutte le proposte implementate dall’esecutivo gialloverde.

Fitch su Italia: 3 scenari

Vale innanzitutto la pena di ricordare come Fitch abbia oggi un rating BBB sull’Italia, oltre che un outlook Negativo. In molti si sono chiesti se il recente deterioramento delle condizioni economiche, confermato anche dalle revisioni al ribasso delle stime sul Pil 2019, avrà un impatto sulle odierne decisioni dell’agenzia di rating che potrebbe intraprendere diverse strade, compresa quella del downgrade.

Sull’Italia Fitch potrebbe scegliere innanzitutto di confermare la sua attuale view, ribadendo sia il rating che l’outlook negativo. Un mantenimento dello status quo che potrebbe lasciar presupporre una maggiore cautela dell’agenzia in un momento particolarmente incerto per i mercati.

Nessuno vieterà però a Fitch di confermare il rating BBB e rivedere l’outlook in Watch Negativo. In questo caso, la scelta potrebbe anticipare un futuro downgrade.

Tra le opzioni anche quella di tagliare il rating rivedendo l’outlook a Stabile. In questo caso l’agenzia di rating seguirebbe una via già tracciata da Moody’s in occasione delle sue pronunce di ottobre 2018.

Downgrade dietro l’angolo? Perché temere Fitch

Le odierne decisioni di Fitch sull’Italia dovranno prendere in considerazione diversi elementi tra cui le tensioni politiche nostrane, i dati macroeconomici poco confortanti e la bassa attività sul mercato secondario che, come affermato da un trader ascoltato da Reuters, “si anima davvero solo a ridosso di emissioni sul primario”.

L’agenzia di rating dovrà innanzitutto analizzare le condizioni economiche del Belpaese. Significativo, in tal senso, il fatto che sia stata la stessa Fitch a tagliare le sue stime di crescita sull’Italia dall’1,1% allo 0,3%.

Le performance attuali e le prospettive future giocheranno un ruolo di rilievo nell’odierna analisi dell’agenzia che dovrà far riferimento altresì alle finanze pubbliche nostrane (alla sostenibilità del debito), alla bilancia dei pagamenti, ai finanziamenti esteri in generale e alla capacità di assorbire ipotetici shock.

Dopo l’odierno giudizio di Fitch sull’Italia la palla passerà a Moody’s (rating Baa3 e outlook Stabil), che tornerà a parlare del Belpaese il prossimo 15 marzo.

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