La riduzione dello spread e il processo di cessione degli asset non performanti hanno spinto gli analisti di Goldman Sachs ad incrementare il prezzo obiettivo sui maggiori istituti italiani. Vediamo in dettaglio.
Focus di Goldman Sachs sul comparto bancario del Bel Paese. Grazie alla riduzione dello spread con i titoli tedeschi e alla prosecuzione del processo di cessione di asset non performanti, gli analisti del colosso statunitense hanno annunciato di aver alzato il prezzo obiettivo su quattro istituti italiani.
In particolare, Goldman ha confermato le raccomandazioni di vendita, “sell”, su BPER Banca e Intesa Sanpaolo. In entrambi i casi salgono i rispettivi target di prezzo: sulla prima il dato sale a 3,1 euro mentre sulla seconda a 2 euro. In precedenza i due dati erano fissati 3 e a 1,95 euro.
In corrispondenza del giro di boa, le azioni BPER passano di mano a 2,97 euro, +0,17%, mentre le azioni Intesa Sanpaolo scambiano invariate a 1,9634 euro, +0,04%. Negli ultimi tre mesi le prime sono scese del 15,65% mentre la seconde hanno perso il 2,2%.
+4,7% per il tp di UniCredit
Giudizi “neutral” e “buy” sono invece assegnati a Ubi Banca e UniCredit. Le azioni Ubi salgono dello 0,74% a 2,164 euro mentre le azioni UniCredit arretrano dello 0,56% a 9,757 euro (rispettivamente -24% e -16,85% in tre mesi).
Il prezzo obiettivo sulla banca guidata da Victor Massiah è stato incrementato a 2,9 euro, da 2,8, mentre sulle azioni UniCredit il tp è a 17,9 euro, contro i 17,1 euro precedenti.
Nel caso di Ubi, il potenziale rialzista è del 34% mentre per l’istituto di Piazza Gae Aulenti l’upside è superiore agli 80 punti percentuali.
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