In una intervista rilasciata a The Telegraph, Yuval Noah Harari arriva a immaginare i pericoli e le derive liberticide dell’uso incontrollato della IA e chiede ai governi di regolamentarne l’uso.
«Quali potrebbero essere le conseguenze della conquista della cultura da parte dell’IA?».
Parte da questa domanda la riflessione del pupillo di Klaus Schwab, Yuval Noah Harari, appena tornato «da un ritiro di meditazione di due mesi». Una pausa che considera come una “dieta informativa”, in cui si è disconnesso dai dispositivi tecnologici e ha permesso alla sua mente «di disintossicarsi da tutta la spazzatura che assumiamo».
Il suo ritorno non è certo passato inosservato: le sue ultime dichiarazioni sul pericolo rappresentato dall’intelligenza artificiale sono diventate virali (in Italia sono state rilanciate da Beppe Grillo). [...]
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