Huawei P50 PRO. Prova, impara e racconta: cronaca di un’esperienza immersiva

Redazione

07/02/2022

Ecco cosa accade quando il brand mette a disposizione un contesto esclusivo e ambassador speciali, per permetterti di testare le qualità del suo prodotto di punta.

Huawei P50 PRO. Prova, impara e racconta: cronaca di un’esperienza immersiva

Nella strategia della customer journey tradizionale, il primo step è rappresentato dalla conoscenza di un prodotto perché - come tutti - lo si “impara” dall’adv (ATL e BTL, meglio se miscelati in un perfetto media mix).

Quello successivo è quello fisico. Nel punto venduta si può apprezzare la consistenza, il peso, le dimensioni. Tenendo in mano l’oggetto in questione, se ne può osservare ogni minimo dettaglio del design, verificarne le qualità e - se lo staff del punto vendita lo permette - anche la coerenza delle promesse fatte nella campagna promozionale.

Infine, per pochi eletti, c’è la somma dei due elementi precedenti, con l’aggiunta del “carico da novanta": l’ambassador. In un contesto esclusivo, lui rivela a te - e a te soltanto - informazioni ed esperienze che alla maggioranza degli utenti-medi non sono date. Parliamo di qualcuno che nel suo campo, nel suo perimetro professionale, è riconosciuto come un’autorità assoluta, tanto che è lui stesso “un brand” autorevole.
In occasioni più uniche che rare, poi, si spinge oltre il proprio ruolo e diventa “testimone” (da non confondere con il testimonial) del prodotto. Dall’alto della sua competenza, racconta in un ambiente ad hoc, ciò che rende speciale l’oggetto in questione, come lo ha utilizzato, mettendoti addirittura a disposizione i set necessari affinché anche tu possa realizzare la medesima esperienza.

Non male, vero? Quest’ultima dimensione rappresenta l’espressione più completa di un’attività - conosciuta come “esperienza immersiva” - che da qualche tempo accomuna il marketing evoluto di molti brand nella presentazione dei propri prodotti. Una modalità coinvolgente , di solto offerta a cluster definiti di consumer e opinion maker.
L’intento è riuscire a produrre quell’impatto emotivo capace di lasciare una traccia nella memoria di chi - anche solo per poche ore - è esposto alle attenzioni esclusive del brand, in un contesto unico e irripetibile, in stretta relazione con il prodotto, nella speranza che poi lui stesso ne diventi «testimone» verso la sua audience.

HUAWEI P50 Pro al MEET di Milano

MEET Digital Culture Center MEET Digital Culture Center Uno dei manifesti che si trovano al MEET, uno spazio fisico e virtuale di produzione e disseminazione di eventi, mostre, masterclass e digital experience destinate a esperti e brand.

E così, attratti da questa opportunità, abbiamo partecipato con curiosità all’evento organizzato a Milano da Huawei, per la presentazione del nuovissimo smartphone HUAWEI P50 Pro. Al MEET, Centro Internazionale di Cultura Digitale, siano stati inseriti in un tour immersivo, incentrato sulle funzionalità di questo smartphone. Tralasciamo qui il lungo elenco delle specifiche tecniche: per questo vi rimandiamo al contributo di Giulia Adonopoulos nel suo articolo pubblicato su queste pagine. Condividiamo piuttosto le sensazioni che abbiamo colto nel corso della nostra customer experience, maturata negli incontri con i suoi protagonisti.

Luca Locatelli

Luca Locatelli. Luca Locatelli.

Ciò che avvertiamo a primo impatto non appena abbiamo modo di avere tra le mani il P50 Pro, è di aver a che fare con qualcosa che va ben al di là di uno smartphone estremamente evoluto, adatto ad un utilizzo professionale per la raffinata dotazione fotografica.
Ce lo conferma Luca Locatelli, fotografo pluripremiato, di fama internazionale, autore di reportage per National Geographic, che incontriamo nella prima tappa. Luca presenta una selezione dei migliori scatti che ha realizzato con HUAWEI P50 Pro, proposti in un’esposizione dinamica che avvolge lo spettatore.

Esposizione in movimento Esposizione in movimento La rassegna dinamica di Luca Locatelli, ispirata al tema del movimento.

Ci racconta con dovizia di particolari come ha organizzato le molteplici sessioni di lavoro professionali ispirate al tema “Il movimento” interpretato attraverso natura e danza, e - telefono alla mano - entra nel dettaglio delle modalità selezionate per produrre gli scatti (tutti verticali) proiettati nella rassegna. Non solo: risponde ad ogni nostra domanda e ci fornisce preziosi spunti pratici sull’uso dei filtri, dei settaggi oltre che sul lavoro di post-produzione che lui stesso ha realizzato direttamente col telefono.
Ci viene subito voglia di fare qualche prova e Huawei ci mette a disposizione qualche set creato appositamente per l’occasione.

Qualità statica e in movimento

Colori a confronto Colori a confronto Il bouquet di fiori sul quale testare l'affidabilità cromatica di Huawei P50 Pro.

La prima demo ci permette di testare la fedeltà cromatica del P50 Pro su un pannello di colori e un bouquet floreale. Partono subito i primi scatti e - inevitabilmente - anche i confronti con i nostri smartphone personali.

Video Video La performance «dance».

Per valutare la definizione delle immagini in movimento, la stabilità della videocamera nelle clip video “a mano libera” e l’accuratezza dei dettagli ottenuti con il P50 Pro in ogni singolo frame, ci viene offerta la possibilità di riprendere la performance di danza moderna di una ballerina professionista a nostra disposizione. Decidiamo di stressare il prodotto: mentre lei dà vita a coreografie veloci, spostiamo continuamente la videocamera a destra e sinistra, in alto e in basso, zoomando sui particolari. Quando vediamo il risultato finale - lo dobbiamo ammettere - restiamo tutti sorpresi: altissima fedeltà delle immagini, con singoli frame precisi al pari di una fotografia.

Dark room Dark room Il brief nella dark room, prima della sessione sulle macro.

Conclusa questa tappa, passiamo al buio assoluto della dark-room, creata per pesare la qualità di HUAWEI P50 Pro nella realizzazione di immagini macro su un soggetto floreale in condizioni di buio totale. Anche qui i riscontri sono notevoli.

Sport&Fun: Lisa Migliorini

A conclusione del tour, lo staff di Huawei non si fa scappare l’opportunità di raccontarci anche le qualità dell’ultima creazione tecnologica pensata per gli appassionati di running. Si tratta di HUAWEI WATCH GT Runner, presentato da Lisa Migliorini (la sua pagina Instagram thefashionjogger conta circa 730mila follower).

Lisa Migliorini Lisa Migliorini #thefashionjogger.

Atleta, fisioterapista, osteopata e influencer, Lisa ci ha illustrato con grande competenza le peculiarità del WATCH GT: dalla possibilità di predisporre programmi di base e personalizzati di running, fino agli aspetti più tecnici di un prodotto che sul mercato punta a rivolgersi ad un target molto ampio di utenti, dai runner principianti a quelli più avanzati, con un posizionamento di prezzo interessante (per il mercato italiano 299 euro). Senza contare che WATCH GT si presta molto bene anche per “misurare” i consumi di calorie nella normale attività quotidiana e di altre discipline sportive, come nuoto e bici.

Conclusioni

Concludiamo l’esperienza immersiva offerta da Huawei più consapevoli delle enormi potenzialità che il nuovo P50 Pro è in grado di esprimere. E in parte, non possiamo negarlo, con il rammarico di aver dovuto restituire allo staff il modello che ci era stato consegnato all’inizio del tour. Se l’intento era di affascinarci con gli “effetti ultra-speciali” di questo smartphone, bene, l’obiettivo è stato raggiunto.
L’esperienza immersiva funziona e quella proposta da Huawei è stata certamente tra le più interessanti a cui abbiamo partecipato.

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# Huawei

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