Molti bar, alberghi e ristoranti non hanno retto a lockdown e restrizioni. I dati ufficiali fotografano un Paese fermo al palo, che fatica a rialzarsi. E rallenta la nascita di nuove imprese.
4.339 bar, 70 ristoranti, 259 alberghi e 119 sale da ballo. Sono 4.800 le attività che hanno chiuso i battenti negli ultimi 12 mesi a causa della gestione della pandemia.
Dati sconfortanti, che emergono grazie a un report di Infocamere-Movimprese, e che fotografano i danni arrecati alle piccole e medie imprese a causa dell’imposizione di lockdown, green pass, restrizioni e obblighi vari imposti dai governi Conte e Draghi. Rispetto a prima della pandemia, prendendo a riferimento il 2019, stando al registro delle imprese, sono state chiuse migliaia di attività. Parliamo di 11.214 bar, 849 hotel, 233 discoteche.
«La pandemia ha lasciato una serie di tossine nel corpo delle imprese: in primis l’indebitamento, poi la mancanza di flusso di cassa», spiega il vicepresidente e direttore del centro studi di Fipe Luciano Sbraga. Tutta colpa delle politiche messe in atto durante la pandemia. [...]
Accedi ai contenuti riservati
Navighi con pubblicità ridotta
Ottieni sconti su prodotti e servizi
Disdici quando vuoi
Sei già iscritto? Clicca qui
© RIPRODUZIONE RISERVATA