Il bonus mamme spetta anche alle lavoratrici intermittenti

Patrizia Del Pidio

11 Febbraio 2025 - 12:24

Il bonus mamme in busta paga prevede lo sgravio contributivo a carico della lavoratrice con figli anche con contratti intermittenti.

Il bonus mamme spetta anche alle lavoratrici intermittenti

Il bonus mamme in busta paga è stato modificato e ampliato dalla Legge di Bilancio 2025 e con la risposta a un Interpello il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali sottolinea che spetta anche alle lavoratrici con contratto di lavoro intermittente.

Rispetto allo scorso anno il bonus mamme è stato ampliato ad altre tipologie di lavoratrici che lo scorso anno non hanno potuto beneficiarne. In particolare nel 2024 lo sgravio contributivo era rivolto soltanto alle lavoratrici madri con contratto di lavoro a tempo indeterminato (con l’esclusione del lavoro domestico). Lo sgravio 2024, in ogni caso, è rimasto in vigore solo per le madri di almeno 3 figli con contratto di lavoro a tempo indeterminato.

Tutte le altre lavoratrici madri possono accedere, invece, al bonus mamme 2025, previsto dalla Manovra. Vediamo cosa cambia e quali lavoratrici hanno diritto allo sgravio contributivo.

Bonus mamme 2025, cosa cambia?

Nel 2025 il bonus mamme è stato rivisto e ampliato, iniziando dalle beneficiarie. Da quest’anno sono ricomprese nel bonus tutte le lavoratrici dipendenti con almeno 2 figli di cui il minore non abbia compiuto i 10 anni. Viene meno, quindi, il requisito che coinvolgeva nello sgravio solo coloro assunte con contratto a tempo indeterminato.

Il beneficio, inoltre, è ampliato anche alle lavoratrici autonome con almeno due figli. Con la Legge di Bilancio 2025, poi, viene inserito anche un tetto massimo di reddito (40.000) per le beneficiarie e lo sgravio passa da essere totale fino a un massimo di 3.000 euro annui, a parziale, sempre fino a un massimo di 3.000 euro annui.

Bonus mamme lavoratrici intermittenti

In base alla risposta dall’Interpello 2/2025 del Ministero del Lavoro, quest’anno il bonus mamme è esteso anche alle lavoratrici madri con contratti intermittenti. Anche queste lavoratrici potranno fruire dello sgravio contributivo (restano escluse, come lo scorso anno, le lavoratrici dipendenti del settore domestico).

Il quesito, presentato dall’Associazione Nazionale per Industria e Terziario, pone il dubbio sulla spettanza del bonus alle lavoratrici con contratto intermittente. Il Ministero, in risposta, sottolinea che la normativa non prevede un’esclusione del lavoro intermittente dal beneficio e che, pertanto, lo sgravio contributivo può essere riconosciuto anche alle lavoratrici madre che lavorano con un contratto di lavoro intermittente.

Sostenere il reddito delle lavoratrici madri, è una necessità ancora più marcata laddove il contratto di lavoro è flessibile ed espone la dipendente a una maggiore fragilità economica. Il Ministero nella risposta all’Interpello sottolinea che il beneficio è riconosciuto a tutte le lavoratrici madri del settore pubblico e privato e che ne sono escluse solo le lavoratrici dipendenti del settore domestico.

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