8.200 euro e oltre dallo Stato per chi è madre o padre

Patrizia Del Pidio

17 Marzo 2025 - 15:32

I bonus economici che spettano a chi diventa padre e madre possono arrivare a cifre anche molto interessanti, ma spettano contributi economici anche ai genitori che hanno già figli.

8.200 euro e oltre dallo Stato per chi è madre o padre

8.200 euro (e anche oltre, se si considera tutto) di contributi da parte dello Stato per chi è padre e madre. A chi spettano diversi bonus, come si cumulano e a quanto possono ammontare nel 2025? Sostenere le famiglie, negli ultimi anni, è diventata una delle priorità dello Stato italiano: promuovere la natalità e spingere le coppie a fare figli, però, non è facile quando non c’è una stabilità economica.

Proprio per questo motivo contributi, bonus e aiuti da parte dello Stato vanno a sostenere e tutelare chi è padre e madre riconoscendo sussidi in denaro e rimborsi per le spese sostenute. Vediamo quanto spetta ai genitori quest’anno.

Oltre 8.200 euro per i neo genitori

Per chi diventa genitore nel 2025 si può contare su un contributo annuo che può superare abbondantemente gli 8.200 euro. Vediamo quali sono i bonus che spettano sicuramente e a quanto ammontano nel 2025.

Il primo contributo, quello che pesa certamente di più, è l’assegno unico per i figli a carico. Per chi ha un Isee fino a 17.227,33 euro l’importo mensile spettante per ogni figlio è di 201 euro al mese, 2.412 euro l’anno.

Va sottolineato, però, che per i figli con età inferiore a 1 anno l’importo è maggiorato del 50% e da 201 euro passa, quindi, a 301,5 euro al mese, per un importo annuo di 3.618 euro. Per l’assegno unico sono previste anche altre maggiorazioni per i figli successivi al secondo, per i figli disabili e per le mamme under 21 anni, per esempio, ma in questo calcolo teniamo solo conto di quello che potrebbe essere l’assegno unico spettante a un nuovo nato.

Ai 3.618 euro dell’assegno unico, si somma anche la “carta nuovi nati” , un contributo previsto dalla Legge di Bilancio 2025 e che prevede l’erogazione, appunto, di una contributo una tantum dal valore di 1.000 euro. Il bonus spetta il mese successivo a quello di nascita del bambino (nati e adottati dai 1° gennaio 2025) alle famiglie con Isee fino a 40.000 (per il calcolo della certificazione non viene considerato l’importo dell’eventuale assegno unico percepito).

Considerando che l’assegno unico spetta a partire dal settimo mese di gravidanza, il mese successivo alla nascita del figlio una famiglia può contare subito su 1.900 euro.

All’assegno unico e al bonus nascita, poi, si somma anche il bonus asilo nido che per i nati a partire dal 1° gennaio 2024 con Isee fino a 40.000 euro spetta un contributo per pagare la retta dell’asilo nido fino a 3.600 euro annui. Nel primo anno di vita del figlio, quindi, le famiglie hanno diritto fino a 8.218 euro da parte dello Stato.

I bonus che si possono avere per i figli, però, non finiscono qui.

Cosa spetta dallo Stato a chi è madre o padre?

A parte i tre benefici economici sopra elencati, che possono essere cumulati per i figli più piccoli, ai genitori spettano numerosi altri aiuti da parte dello Stato.

Uno è rappresentato dal bonus mamme in busta paga che permette alle madri di avere uno stipendio netto più alto. Il bonus riconosce uno sgravio dei contributi che deve versare la lavoratrice e che dal 2025 spetta anche alle lavoratrici con contratto a termine e a quelle autonome. Anche se si aspetta ancora il decreto attuativo per l’entrata in vigore definitiva della novità prevista dalla Legge di Bilancio 2025 (quello dello scorso anno è rimasto in vigore solo per le madri di almeno 3 figli con contratto a tempo indeterminato) e anche se spetta solo per redditi fino a 40.000 euro, anche questo potrebbe essere un incentivo importante per la famiglia con figli.

Per i figli il nucleo familiare può richiedere anche la Carta dedicata a te che è stato rinnovata anche per il 2025. Fino allo scorso anno era riconosciuta per Isee fino a 15.000 euro alle famiglie e l’importo, una tantum era di 500 euro. I nuclei familiari con figli minorenni, in ogni caso hanno la precedenza sugli altri a parità di Isee. Per il 2025 si presuppone che i requisiti rimarranno invariati anche se c’è qualche dubbio sull’importo.

Altri bonus per mamma e papà

I genitori possono contare, per i figli con età superiore ai 21 anni possono contare anche sulle detrazioni in busta paga per i figli a carico (che spettano solo fino al compimento dei 30 anni) e, indipendentemente dall’età sulle detrazioni riconosciute per oneri e spese sostenute per i figli a carico.

Per i genitori con figli a carico, inoltre, spettano limiti di fringe benefit esentasse maggiorati a 2.000 euro.

Dal 2025, inoltre, per famiglie con Isee non superiore a 35.000 con figli con età fino a 14 anni spetta anche un bonus di 500 per finanziare le attività extrascolastiche dei ragazzi.

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