Bonus nido, quando si potrà fare domanda per l’anno 2025? Ecco perché l’Inps non ha ancora avviato la procedura.
La domanda di bonus nido va rinnovata ogni anno. La richiesta di rimborso inoltrata all’Inps, infatti, non copre l’anno scolastico ma quello solare: ciò significa che la domanda fatta nel 2024 va rinnovata quest’anno per recuperare la spesa sostenuta da gennaio.
E non basta rifare la domanda di bonus nido: nel frattempo, infatti, bisogna aver rinnovato l’Isee, o perlomeno è consigliato farlo. La richiesta del bonus nido, infatti, può essere inoltrata anche senza Isee ma in quel caso spetta il rimborso minimo e non si beneficia della maggiorazione introdotta dalla legge di Bilancio 2024 e confermata, ma con modifiche, dall’ultima manovra.
Quindi, il percorso consigliato è quello di aggiornare l’Isee - anche perché è determinante ai fini dell’Assegno unico - e poi presentare la nuova domanda di bonus nido indicando tutte le mensilità per le quali si intende prenotare il rimborso.
Ma attenzione, perché a oggi la domanda per il bonus nido 2025 non può essere ancora inoltrata visto che l’Inps non ha sbloccato la procedura. A tal proposito, abbiamo personalmente contattato l’Istituto che ci ha svelato quali sono le ragioni per cui a oggi non si può ancora fare richiesta di bonus nido.
Perché non si può fare ancora la domanda di bonus Nido
Ogni anno l’Inps si prende un po’ di tempo per riaprire i termini per la domanda di bonus nido, specialmente nel caso in cui con la legge di Bilancio siano state apportate delle modifiche alla normativa che necessitano di un aggiornamento della procedura.
È stato così, ad esempio, nel 2024 quando con la manovra sono stati incrementati gli importi massimi per il rimborso riconosciuto ai figli successivi al primo, purché nati a decorrere dall’1 gennaio 2024 e appartenenti a un nucleo familiare in cui almeno un figlio ha un’età inferiore ai 10 anni e un Isee che non supera i 40.000 euro.
Una novità che ha portato l’Inps a prendersi più tempo, tanto che la domanda per il bonus nido 2024 è stata autorizzata a partire dalla fine di febbraio. Siamo più o meno in linea con i tempi quindi, anche perché pure con la scorsa legge di Bilancio sono state approvate ulteriori novità che riguardano da vicino questa misura.
Nel dettaglio, con la legge di Bilancio 2025 sono stati aggiornati gli importi del bonus nido per tutti i nati a decorrere dal 2024, togliendo dai requisiti per ottenere la maggiorazione la presenza di almeno un altro figlio di età inferiore ai 10 anni.
A tal proposito, l’Inps ci ha comunicato che a bloccare il via libera alle domande di bonus nido è la necessità di pubblicare le circolari attuative con il recepimento interno del quadro normativo. Solo allora si potrà inviare la domanda per il bonus nido 2025, per la quale tuttavia sembra ci vorrà ancora qualche settimana di pazienza.
I nuovi importi del bonus Nido 2025
Alla luce di quanto stabilito dalla legge di Bilancio 2025, quindi, da quest’anno cambiano gli importi del rimborso. Nel dettaglio, per i nati entro il 31 dicembre 2023 il valore massimo che si può ottenere è sempre lo stesso, variabile in base all’Isee:
- 3.000 euro per i nuclei familiari con modello Isee di valore fino a 25.000 euro. L’importo massimo mensile erogabile è di 272,72 euro per 11 mensilità;
- 2.500 euro per i nuclei familiari con modello Isee di valore compreso da 25.001 e 40.000 euro. In questo caso l’importo massimo erogabile mensilmente è di 227,27 euro;
- 1.500 euro per i nuclei familiari con modello Isee di valore superiore a 40.000 euro Il massimo erogabile mensilmente è pari a 136,37 euro.}
Per tutti i figli nati a decorrere dal 2024, quindi non solo quelli successivi al primo, invece, gli importi sono i seguenti:
- Isee minorenni fino a 40.000 euro: 3.600 euro l’anno, 327,27 euro per 11 mensilità;
- Isee minorenni sopra i 40.001 euro (o domande presentate senza Isee): 1.500 euro l’anno, 136,37 euro per 11 mensilità.
I nuovi importi dovranno essere recepiti dall’Inps con apposita circolare, dopodiché verrà sbloccata la procedura per l’inoltro delle domande. Prima di concludere ricordiamo che da quest’anno ai fini dell’accesso del bonus nido nell’Isee non si terrà conto di quanto percepito a titolo di Assegno unico universale, quindi sarà più semplice rientrare nelle soglie più basse.
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