Cos’è il Copasir e qual è il suo ruolo nel mantenimento della sicurezza nazionale? Ecco di cosa si occupa e come funziona
In questi mesi il Copasir (Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica) ha assunto un ruolo più preponderante rispetto al passato, non fosse altro per le volte che abbiamo sentito parlare delle attività e dei passi fatti dal comitato in materia di informative a livello di sicurezza nazionale.
Tutto questo attivismo è determinato sicuramente da circostanze assai particolari e, per certi versi, eccezionali, proprio sul piano della sicurezza, che mettono il Copasir al centro della scena. Tra questi:
- la situazione delicatissima a livello internazionale per la guerra in Ucraina;
- la nuova svolta imposta dalla guida di Adolfo Urso (Fratelli d’Italia), dopo i nove mesi di stallo creati dalle mancate dimissioni del presidente, il leghista Raffaele Volpi, dopo ingresso del suo partito nella maggioranza.
- la gestione della pandemia da coronavirus è stato sicuramente un altro argomento sul quale il Copasir ha voluto accendere un faro, con le audizioni di tutti i protagonisti della vicenda, a cominciare dall’allora responsabile dei servizi Vecchione per arrivare all’ ex premier Giuseppe Conte.
- la prospettiva della partecipazione del presidente del Copasir a un incontro con i colleghi del Selecte Committee on Intelligence, l’organismo del Congresso (guidato negli anni della Guerra Fredda dall’allora senatore Biden) che sovrintende alle attività per la sicurezza nazionale Usa, cosa che non accadeva dal 2013.
Cosa fa e come agisce il Copasir?
Il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica è un organo del Parlamento della Repubblica Italiana che garantisce il controllo parlamentare sull’operato dei servizi segreti italiani. È stato istituito nel 2007, in sostituzione del vecchio Comitato Parlamentare di Controllo sui servizi segreti (Copaco). La sua sede è a Roma a Palazzo San Macuto.
Le sue funzioni di vigilanza sono disciplinate dalla legge 3 agosto 2007 n. 124, in particolare dall’art. 31. La legge, fatta sotto il secondo governo Prodi, riformò tutto il settore dell’intelligence, da sempre un tema assai delicato nel nostro Paese, a causa dei suoi presunti coinvolgimenti anche in episodi tragici della storia repubblicana, uno su tutti la strage di Bologna.
Il Copasir, secondo quelle che sono le funzioni sancite e regolate dalla legge:
verifica in modo sistematico e continuativo che l’attività del Sistema di informazione per la sicurezza si svolga nel rispetto della Costituzione e delle leggi, nell’esclusivo interesse e per la difesa della Repubblica e delle sue istituzioni. Per l’esercizio di questo compito, la legge ha attribuito al Comitato incisivi poteri di controllo e funzioni consultive.
La norma cercò di fare ordine in un settore delicatissimo, ponendo i servizi sotto un più stretto controllo del presidente del Consiglio dei ministri, cui compete la nomina di direttori e vicedirettori di ciascuna agenzia.
La riforma sostituì poi il Sisde con l’Agenzia informazioni e sicurezza interna (Aisi), il Sismi con l’Aise, il Cesis con il Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza (Dis), e infine, appunto, il Copaco divenne il Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica (Copasir).
La presidenza del Copasir per legge spetta a un membro di un partito di opposizione, proprio per cercare di garantire la giusta oggettività nel controllo dell’operato governativo, in materia di sicurezza nazionale.
È composto da cinque deputati e cinque senatori, scelti in proporzione al numero di voti raccolti dai singoli partiti che li esprimono.
I presidenti che si sono succeduti nella carica dal 2007 sono stati: Claudio Scajola. Forza Italia (2007-2008); Francesco Rutelli, Pd (2008-2009); Massimo D’Alema, Pd (20010-2013); Giacomo Stucchi, Lega Nord (2013-2018); Lorenzo Guerrini, Pd ( 2018-2019); Raffaele Volpi, Lega Nord ( 2019-2021); Adolfo Urso, Fdi (2021-in corso).
Gli obblighi di comunicazione del Copasir: relazioni e informative
Il presidente del Consiglio dei ministri e il Dis sono altresì tenuti a rendere conto al Copasir del loro operato in materia di sicurezza nazionale, con una dettagliata serie di comunicazioni.
Tra gli obblighi di comunicazione ai quali il presidente del Consiglio dei ministri è tenuto nei confronti del Comitato, vi è la trasmissione di una relazione semestrale sull’attività di Aise e Aisi, contenente un’analisi della situazione e dei pericoli per la sicurezza.
Il Comitato, da parte sua, presenta una relazione annuale al Parlamento per riferire sull’attività svolta e per formulare proposte o segnalazioni su questioni di propria competenza. Nel corso dell’anno può anche trasmettere informative e relazioni urgenti alle Camere.
Audizioni del Copasir
Il Comitato svolge periodicamente audizioni del presidente del Consiglio dei ministri, dell’Autorità delegata, dei ministri facenti parte del Cisr, e dei responsabili di Dis, Aise e Aisi, di persone non appartenenti al Sistema in grado di fornire informazioni utili alle funzioni di controllo.
In questo particolare momento il Copasir ha effettuato audizioni anche al di fuori degli organi preposti direttamente alla sicurezza nazionale, in merito a vicende particolari, come quella relativa alla spedizione russa nel marzo 2020 in piana pandemia, o a quella relativa a presunti contratti da parte del regime moscovita rivolti a ospiti e conduttori di talk show italiani.
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