Il Parlamento europeo vuole cambiare la tassazione per le criptovalute

Dario Colombo

05/10/2022

Il Parlamento europeo invita la Commissione a pensare a una tassazione diversa per le criptovalute, più chiara ed equa. Si chiede anche l’utilizzo della blockchain per combattere l’evasione fiscale

Il Parlamento europeo vuole cambiare la tassazione per le criptovalute

I deputati del Parlamento europeo hanno votato ieri una risoluzione che chiede che i 27 Stati membri coordinino meglio la tassazione delle criptovalute e anche un migliore utilizzo della blockchain per combattere l’evasione fiscale. Ma prima di poter arrivare a questo va trovata a livello europeo una sintesi su cosa sia una criptovaluta, quali sarebbero le azioni da tassare e a quali paesi toccherebbe farlo, data la natura globale delle criptovalute.

La risoluzione del Parlamento europeo su una nuova tassazione per le criptovalute si inserisce in un alveo normativo di cui fa parte anche il regolamento MiCa, con cui le istituzioni (Consiglio, Parlamento e Commissione) vogliono normalizzarne l’utilizzo a livello europeo.

Dai deputati viene chiesta come prima cosa alla Commissione europea di valutare le modalità con cui i diversi Stati membri tassano attualmente le criptovalute e di identificare tutte le diverse politiche nazionali in merito alla lotta all’evasione fiscale nel campo dei crypto asset.

Parlamento UE: urge intesa su cosa sia una criptovaluta

La risoluzione del Parlamento europeo chiede che venga data una definizione chiara e ampiamente accettata di criptovalute e una definizione coerente di ciò che costituirebbe un evento sottoponibile a tassazione. Nel testo si suggerisce che la conversione di un cripto asset in una valuta fiat potrebbe essere la soluzione più appropriata e si chiede alla Commissione europea di valutare in modo specifico questa opzione, oltre a identificare una serie di possibili eventi imponibili.

Dato che le criptovalute, per definizione, non hanno confini (nella risoluzione si parla di natura transfrontaliera) e i loro scambi avvengono ovunque, per applicare la tassazione diventa importante anche sapere dove si verifica l’evento imponibile.
A riguardo, la risoluzione chiede anche la modifica della direttiva sulla cooperazione amministrativa in materia fiscale per includere le criptovalute nel quadro dello scambio di informazioni.

La risoluzione stabilisce un quadro con cui sia possibile raggiungere entrambi gli obiettivi di utilizzare la blockchain nella tassazione e tassare in modo uniforme le criptovalute.

La risoluzione, infatti, dice che le amministrazioni nazionali devono utilizzare tutti gli strumenti disponibili per facilitare un’efficace riscossione delle tasse e identifica la blockchain come uno di questi strumenti.

Nel testo si dice che le caratteristiche della tecnologia blockchain potrebbero dare un nuovo modo per automatizzare la riscossione delle tasse, limitare la corruzione e identificare meglio la proprietà di beni materiali e immateriali consentendo una migliore tassazione dei contribuenti mobili, afferma la risoluzione.

Cosa accadrà alla tassazione delle criptovalute

La risoluzione del Parlamento europeo elaborata dalla popolare portoghese Lidia Pereira e approvata con 566 voti favorevoli, 7 contrari e 47 astensioni è di tipo non vincolante, ossia esprime un’opinione condivisa, da presentare alla Commissione europea affinché elabori un progetto di legge al riguardo, che potrebbe essere un regolamento o una direttiva.

La differenza fra le due tipologie è che il regolamento di applicherebbe in tutti gli stati nel momento dell’approvazione da parte di Parlamento europeo e Consiglio, mentre la direttiva, una volta approvata, andrebbe recepita dagli Stati.

Un esempio attuale è quello della revisione Direttiva sulle apparecchiature elettroniche che ha introdotto in Europa il caricatore universale.

Nella risoluzione del Parlamento europeo si ribadisce che le criptovalute devono essere soggette a una tassazione equa, trasparente ed efficace e anche che le autorità nazionali dovranno prendere in considerazione un trattamento fiscale semplificato per i piccoli operatori economici e le piccole transazioni.

Ma il cammino per arrivare a questo è ancora lungo: nella risoluzione il Parlamento europeo invita la Commissione europea a integrare meglio l’uso della blockchain nei diversi forum e programmi che si occupano di tassazione e cooperazione.
In parallelo anche gli Stati membri dovrebbero fare la propria parte e portare avanti i loro sforzi per riformare e modernizzare le loro autorità fiscali.

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