Il crollo del prezzo del petrolio a seguito della chiusura di Silicon Valley Bank ha comportato un crollo delle valutazioni azionarie delle aziende del settore. Cosa sta succedendo?
Il prezzo del petrolio è in calo, sulla scia della nascita di una nuova crisi finanziaria.
I mercati finanziari sembrano essersi calmati nella sessione giovedì dopo che le autorità di regolamentazione svizzere hanno rassicurato gli operatori a riguardo della situazione finanziaria di Credit Suisse: la banca ha dichiarato che prenderà in prestito $54 miliardi dalla banca centrale svizzera per consolidare nuovamente la fiducia degli investitori. I timori legati ad un possibile inasprimento dei livelli di stress sulle banche a seguito della chiusura di Silicon Valley Bank e Signature Bank ha comportato un’importante retrocessione dei prezzi del greggio: gli operatori del mercato hanno temuto che la nascita di una seconda grande crisi finanziaria avrebbe nuovamente comportato un drastico decremento della domanda di petrolio.
Cosa è accaduto al prezzo del petrolio e cosa aspettarsi adesso dalle società attive nel settore petrolifero?
Prezzo petrolio: i motivi del ribasso
In sintesi, il prezzo dei futures sul petrolio hanno subito un forte ritracciamento, iniziato in prossimità del numerario degli $80 e proseguito sino sotto i $70, oltre il 17% di perdita in una settimana, come confermato dal contratto sul Wti con scadenza aprile.
Allo stesso modo, la carenza di petrolio negli Stati Uniti e l’innalzamento delle aspettative riguardo la domanda cinese a seguito dall’allentamento delle restrizioni anti-Covid stanno alimentando la spinta del lato del bid e secondo alcuni esperti la situazione potrebbe stabilizzarsi rapidamente. Per tale ragione molti trader iniziano a guardare con interesse questa materia prima, specialmente in prossimità del livello tecnico dei $60, supporto grafico e psicologico fondamentale per la price action del petrolio. Viceversa, altri continuano a mostrarsi preoccupati riguardo la possibilità che possa esserci un eccesso nel livello di offerta.
L’andamento del settore petrolifero in borsa
A subire le conseguenze borsistiche del crollo del prezzo del petrolio sono state le compagnie attive del settore petrolifero che in borsa hanno contabilizzato performance negative da record. In Europa lo Stoxx Europe 600 Oil & Gas ha perso circa l’11% questa settimana. A Piazza Affari, il FTSE Italia Oil & Gas ha registrato una perdita settimanale in linea con l’indice europeo: fra i titoli con minori performance vi sono ENI, TEN ed SPM. Assieme al comparto bancario, i titoli petroliferi sono stati coloro che hanno registrato le peggiori performance in borsa e per tale ragione l’indice azionario italiano Ftse mib 40 risulta essere uno fra gli indici europei con maggiori perdite in conto capitale di questa settimana. Al momento i problemi sembrano essere stati circoscritti e nella giornata di giovedì il settore azionario petrolifero sembra essere tornato a mantenere un andamento laterale.
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