Secondo le valutazioni del Fondo Nazionale per lo Sviluppo dell’Iran, la produzione di gas del paese potrebbe diminuire del 25% nei prossimi dieci anni, con un calo del 30% solo a South Pars.
L’Iran si trova di fronte a una sfida cruciale: mantenere la produzione del gigantesco giacimento di gas South Pars, il più grande al mondo, che è al centro della sua economia energetica. Questo giacimento, che copre 3.700 chilometri quadrati e contiene circa 14,2 trilioni di metri cubi di riserve di gas, fornisce quasi l’80% della produzione totale di gas dell’Iran. Tuttavia, la sua produzione è in rapido declino, e questo potrebbe avere conseguenze devastanti per il paese.
Il governo iraniano ha avviato un programma di investimenti da 70 miliardi di dollari per cercare di arrestare questa drammatica diminuzione. Se fallisse, il paese potrebbe perdere fino al 40% della produzione di benzina dalla raffineria Persian Gulf Star e potrebbe affrontare un aumento dei costi petrochimici fino a 12 miliardi di dollari all’anno, secondo le previsioni dell’Istituto Iraniano del Gas.
South Pars è una riserva di gas di fondamentale importanza non solo per l’Iran, ma anche a livello globale, essendo parte di un complesso che include anche il North Dome (o North Field) del Qatar, insieme formando la più grande riserva di gas naturale del mondo con 51 trilioni di metri cubi di riserve. Nonostante l’importanza strategica di South Pars, la sua gestione è stata segnata da problemi tecnici e geopolitici. [...]
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