Buone notizie per l’Europa: il prezzo del gas è in calo. Quali motivi stanno spingendo al ribasso la quotazione europea?
Il prezzo del gas in Europa scende sulla scia di buone notizie sui flussi.
Dopo una nuova impennata a causa dell’escalation nella guerra in Ucraina, con la quotazione olandese che aveva superato i 40 euro per megawattora, i timori sul blocco dell’approvvigionamento del gas russo in Europa - ancora presente seppure in quantità ridotte - tramite la via ucraina si sono attenuati.
Il vecchio continente resta comunque vulnerabile a ogni fattore di shock o di turbolenza che riguardi la geopolitica energetica. L’ultimo aggiornamento che fa ben sperare i consumatori segnala che i futures europei sul gas naturale si sono stabilizzati sotto i 40 euro per megawattora, mentre i flussi di gas russo attraverso l’Ucraina continuano, allentando le recenti pressioni sui prezzi.
Perché il prezzo del gas in Europa è in calo?
I prezzi del gas naturale europeo sono diminuiti principalmente perché il carburante russo continua a fluire attraverso l’Ucraina, mentre sul continente giungono altre forniture alternative.
I futures di riferimento sono scesi fino all’1,5%. Si prevede che il transito attraverso i gasdotti che attraversano l’Ucraina rimarrà normale, nonostante l’incursione militare in corso nel territorio russo vicino a un punto chiave di immissione del gas.
La minaccia all’offerta ha spinto i prezzi ai massimi da dicembre all’inizio di agosto. Ciò ha contribuito a dirottare più gas naturale liquefatto verso l’Europa.
Da evidenziare anche che all’inizio del mese, le tensioni geopolitiche in Medio Oriente e nell’Europa orientale avevano spinto i prezzi su nuovi record di otto mesi. Con alcuni rischi che si attenuano e un aumento dei prezzi del 9% dall’inizio di agosto, il mercato si sta ora stabilizzando. L’Europa beneficia anche di forti scorte di gas e di affidabili forniture norvegesi, sebbene la domanda industriale rimanga debole.
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