Il settore del rame verso la rivoluzione, ecco perché

Violetta Silvestri

25/04/2024

Il settore dell’estrazione del rame potrebbe avere un nuovo re: un colosso nascerà dalla fusione tra BHP e Anglo American? L’impatto sul comparto del metallo più richiesto per la transizione green.

Il settore del rame verso la rivoluzione, ecco perché

Il settore minerario potrebbe cambiare per sempre, con il comparto estrattivo del rame verso una rivoluzione.

La società mineraria Anglo American, quotata alla Borsa di Londra ha dichiarato giovedì di aver ricevuto una proposta di acquisizione di tutte le azioni da parte di BHP Group. L’accordo renderebbe il più grande minatore quotato al mondo anche il maggiore produttore di rame a livello globale.

L’affare darebbe anche il via a ulteriori transazioni nel settore minerario globale, che ha visto una raffica di fusioni e acquisizioni mentre le aziende cercano di aumentare l’esposizione ai metalli ritenuti fondamentali per la transizione energetica.

BHP-Anglo American: sta per nascere un nuovo colosso del rame?

Il colosso minerario BHP Group ha dichiarato di aver presentato un’offerta di acquisizione totale per la rivale Anglo American, valutandola a 31,1 miliardi di sterline (38,9 miliardi di dollari).

BHP, con sede in Australia, la più grande società mineraria quotata secondo Companies Market Cap, ha affermato che l’accordo fornirebbe 0,7097 azioni BHP per ogni azione Anglo American agli azionisti ordinari.

Il gigante australiano ha affermato che la combinazione ottimizzerebbe le “risorse e il potenziale di crescita a lungo termine” di Anglo American con le sue “attività generatrici di cassa con margine più elevato e progetti di crescita insieme ai suoi flussi di cassa liberi più ampi e al bilancio più forte”.

In caso di successo, la transazione segnerebbe un ritorno alle trattative su larga scala per BHP, che ha ravvivato il suo appetito per acquisizioni trasformative negli ultimi due anni sotto la guida dell’amministratore delegato Mike Henry. Un legame con Anglo creerebbe il più grande minatore di rame del mondo in vista dell’ondata di domanda proveniente dai settori dell’energia rinnovabile, e la mossa di BHP potrebbe stanare altri pretendenti che mirano ad aumentare la loro produzione.

*Venerdì 26 aprile è stata diffusa la notizia secondo la quale Anglo ha rifiutato l’offerta di acquisizione da 39 miliardi di dollari di BHP, affermando che l’offerta di BHP “sottovaluta significativamente Anglo American e le sue prospettive future”.

Corsa al rame

È tutta una questione di rame. BHP diventa il leader globale, eliminando Freeport. Penso che sia un buon affare per BHP”, ha commentato la notizia Ben Clearly, di Tribeca Investments Partner.

Secondo un’analisi di Reuters, una combinazione delle aziende formerebbe un colosso nell’estrazione del rame, che fornirebbe il 10% della produzione globale. Anglo American ha un’enorme attività nel settore del rame con sede in Sud America e un obiettivo di produzione per il metallo compreso tra 730.000 e 790.000 tonnellate nel 2024. Ciò si confronta con un target di produzione di rame compreso tra 1,7 milioni e 1,9 milioni per BHP nello stesso periodo.

Le aziende minerarie stanno cercando di sostenere le forniture di rame negli anni a venire a causa delle previste carenze e del ruolo chiave del metallo nella transizione energetica, con l’utilizzo nei veicoli elettrici, nelle reti elettriche e nelle turbine eoliche.

Il rame sembra essere “il premio principale per cui BHP sta lottando” grazie al suo potenziale di crescita futura percepito, ha dichiarato giovedì Todd Warren, portfolio manager di Tribeca Investment Partners, a CNBC.

BHP nel 2023 ha completato anche l’acquisizione di OZ Minerals, mirando al suo portafoglio di rame e nichel.

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