Il famoso test di Turing sarebbe ormai obsoleto con l’avvento dei moderni software di IA come ChatGpt. A dirlo è Mustafa Suleyman, co-fondatore di DeepMind, una delle società di Alphabet-Google.
«Non dovremmo più interessarci a cosa dirà una macchina ma a cosa potrà fare. A quel punto, si dovrà ragionare sulle conseguenze per l’economia globale».
L’annuncio di Mustafa Suleyman, co-fondatore di DeepMind, che il famoso Test di Turing sarebbe ormai obsoleto con l’avvento dei moderni software di intelligenza artificiale, ha scatenato un acceso dibattito sul futuro delle valutazioni dell’intelligenza artificiale (IA). L’idea è riportata nel volume The Coming Wave: Technology, Power, and the Twenty-first Century’s Greatest Dilemma.
Secondo Suleyman, il tradizionale test di Turing, sviluppato da Alan Turing nell’articolo Computing machinery and intelligence, apparso nel 1950 sulla rivista Mind, per distinguere il ragionamento umano da quello di una macchina, non ha più senso nel contesto attuale, considerando le capacità delle piattaforme di IA, molte delle quali liberamente accessibili. [...]
Accedi ai contenuti riservati
Navighi con pubblicità ridotta
Ottieni sconti su prodotti e servizi
Disdici quando vuoi
Sei già iscritto? Clicca qui
© RIPRODUZIONE RISERVATA