Lavorare in Lussemburgo offre molte possibilità per diventare ricco con stipendi in media molto più alti rispetto all’Italia. Ma attenzione, non tutti i settori pagano allo stesso modo.
Abbiamo già avuto modo di soffermarci su uno dei Paesi in Europa dove è più conveniente lavorare: il Lussemburgo. Considerato uno dei più ricchi in Europa, qui un lavoratore guadagna in media 75.919 euro l’anno, con un tasso di disoccupazione di appena il 5,7%, il più basso dell’Eurozona.
Adesso ci arrivano ulteriori dati che dimostrano come il Lussemburgo sia una meta ambita da chi vuole avere successo nella vita: basti pensare che qui il 10% delle persone guadagna più di 135.000 euro l’anno. Ma attenzione perché non è tutto oro quel che luccica, a dimostrazione che prima di prendere la decisione di trasferirsi in Lussemburgo per lavorare, come pure in qualche altro Paese estero, bisogna ragionarci bene.
Non tutte le professioni, infatti, pagano allo stesso modo. Il Lussemburgo, d’altronde, è anche uno dei Paesi caratterizzati dal maggior divario salariale: se da una parte c’è un 10% di lavoratori che guadagna più di 135.000 euro l’anno, dall’altra ce ne sono altrettanti che invece sono sotto la soglia di 33.100 euro.
Quanto si guadagna in Lussemburgo, uno dei Paesi con il maggiore divario salariale
Secondo i dati appena pubblicati dal Rapporto Statec “Lavoro e coesione sociale” che prendono come riferimento l’anno 2022, in Lussemburgo il salario medio annuo - considerando i soli lavoratori impiegati per 12 mesi - è pari a 75.919 euro lordi, quindi circa 6.326 euro al mese.
Il salario mediano è invece pari a 58.126 euro: questo significa che il 50% di chi lavora in Lussemburgo guadagna almeno questo importo, mentre l’altra metà sta sotto. Un dato che, come spiega Statec, è la dimostrazione dei divari salariali significativi del Lussemburgo. Basti pensare che, come anticipato, il 10% guadagna meno di 33.100 euro mentre un 10% più di 135.797 euro (valori annui); in media, quindi, il 10% delle persone più pagate in Lussemburgo percepisce 6,7 volte di più dei dipendenti con redditi più bassi (una volta pagate tasse e contributi previdenziali).
D’altra parte però il Lussemburgo è un Paese virtuoso per quanto riguarda il gender gap, ossia la differenza tra gli stipendi percepiti dagli uomini rispetto alle donne. Qui infatti il divario è tra i più bassi d’Europa, con un dato che fino ai 44 anni di età sorride persino alle donne che in media guadagnano di più rispetto agli uomini.
Cosa è importante sapere prima di andare in Lussemburgo
Se leggendo queste cifre siete interessati a lavorare in Lussemburgo per lavorare potete prendere in considerazione l’idea di trasferirvi. Così come un’altra soluzione potrebbe essere quella di lavorare come transfrontalieri, trasferendovi in Belgio, Germania o Francia, nelle zone ovviamente più vicine al Lussemburgo, con il vantaggio di risiedere in un Paese con un costo della vita più basso.
È vero infatti che il divario tra quanto guadagna un lavoratore transfrontaliero rispetto a chi è residente è significativo - i primi guadagnano in media il 71% rispetto ai secondi, complice il fatto che solitamente sono impiegati nelle attività meno redditizie - ma allo stesso tempo chi lavora in Lussemburgo come transfrontaliero ha comunque un potere d’acquisto maggiore rispetto a chi vive e lavora in Germania, Francia e Belgio.
Se invece intendete proprio trasferirvi in Lussemburgo dovete sapere che qui un residente straniero guadagna in media l’86% di quanto prende un lussemburghese.
Molto comunque dipende dal settore d’impiego. A tal proposito è bene sapere che quelli più redditizi, dove quindi conviene lavorare, sono i settori finanziario e assicurativo, con uno stipendio medio annuo di 113.018 euro, con la metà dei lavoratori che percepiscono persino uno stipendio pari o superiore a 93.843 euro l’anno.
Va valutato con attenzione invece il trasferimento se si cerca lavoro nel settore del turismo, dove in media lo stipendio è di 40.461 euro e la metà dei dipendenti guadagna meno di 34.589 euro. Vero che difficilmente chi lavora nel settore del turismo in Italia arriva a queste cifre, ma va considerato appunto il costo della vita più alto. Lo stesso vale per il settore dell’edilizia, con uno stipendio medio di 49.587 euro.
Va molto meglio invece a chi svolge attività specialistica scientifica e tecnica, con uno stipendio medio di 105.458 euro. Insomma un buon guadagno per chi volesse essere un “cervello in fuga” dall’Italia.
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