In questo Paese potrebbe esserci uno dei più grandi giacimenti d’oro del mondo

Violetta Silvestri

25 Ottobre 2024 - 07:11

Un giacimento di oro e argento tra i più grandi al mondo è stato scoperto in Ungheria: quanto valgono queste riserve di metalli preziosi del Paese?

In questo Paese potrebbe esserci uno dei più grandi giacimenti d’oro del mondo

L’età dell’oro sta tornando in Ungheria, come ai suoi antichi fasti del 1500. Stando alle ultime sensazionali scoperte, infatti, il Paese europeo potrebbe di nuovo vivere un’epoca dorata.

I monti Börzsöny, nella parte settentrionale della nazione, sono considerati tra i più grandi giacimenti di tesori al mondo. Sotto queste montagne si possono nascondere riserve d’oro e d’argento dal valore inestimabile.

Sulla base delle misurazioni georadar della NASA, la sorprendente quantità di metalli preziosi si è accumulata fino a una profondità di 2100 metri. Secondo le stime, nella terza catena montuosa più grande dell’Ungheria si troverebbero 9.000 tonnellate d’oro e 9.000 tonnellate d’argento, il cui valore totale potrebbe raggiungere i 720 miliardi di euro.

La società mineraria costituita per la sua estrazione è stata appena registrata e l’ottenimento dei permessi è già in corso. Nei prossimi decenni l’Ungheria potrebbe nuovamente apparire sulla mappa mondiale dell’estrazione dei metalli preziosi.

L’Ungheria ha trovato un tesoro: il giacimento di oro tra i più grandi al mondo

Una miniera da 9.000 tonnellate d’oro e 9.000 tonnellate d’argento può cambiare il destino dell’Ungheria.

La scoperta della riserva sotto i monti Börzsöny - fino a oltre 2.000 metri di profondità - sta entusiasmando la società dietro il progetto, la Börzsöny Aranybánya Concession Mining Company, che guarda al futuro con piani a lungo termine.

Le operazioni finalizzate all’estrazione dei due metalli, infatti, possono durare anche mezzo secolo, considerando la profondità di giacimento dei metalli.

Tuttavia, le riserve nascoste nel sottosuolo fino a 500 metri possono essere già molto redditizie. A questa profondità infatti, la quantità estraibile non è trascurabile: 3.000 tonnellate d’oro e 3.000 tonnellate d’argento si possono ricavare a centinaia di metri sotto la terra delle montagne. Si tratta ovviamente di un terzo dell’importo totale da 720 miliardi di euro, ma comunque una cifra allettante.

I piani di estrazione dell’oro: quando ci saranno i primi lingotti?

I piani più a breve termine dell’azienda estrattiva ungherese contemplano la possibilità di estrarre 1.000 tonnellate di oro e 1.000 tonnellate di argento dalle profondità di 100 metri nei prossimi 12 anni.

Secondo il progetto, i primi lingotti d’oro e d’argento potranno lasciare la fonderia tra 6-7 anni per poi essere trasformati in prodotti finali con una purezza del 999,9%.

Il piano prevede che le rocce contenenti metalli preziosi vengano frantumate dalla tecnologia robotica fino a raggiungere una dimensione delle particelle di 1-1,5 mm, quindi il materiale può essere trasportato su un nastro trasportatore all’impianto di lavorazione di María Ostra, dove l’oro e l’argento vengono separati da esso, utilizzando separatori e apparecchiature per il lavaggio dell’oro.

In questo modo non è necessario utilizzare il cianuro, vietato nell’Ue, e quindi l’estrazione dei metalli preziosi è considerata sostenibile.

Non solo. L’area fa parte del Parco Nazionale Danubio-Ipoly, dove le attività minerarie non sono consentite. Tuttavia, Péter Sámuel Jánossy, un valido architetto conosciuto a livello nazionale, ha preparato un piano in base al quale i pozzi possono essere aperti in quattro villaggi vicini, in modo da non danneggiare l’area naturale protetta.

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