ROS (Return on Sales), cos’è, formula e come si calcola

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30 Ottobre 2024 - 18:29

L’indice ROS (Return on Sales) è uno degli indicatori di bilancio più usati in analisi fondamentale. Ecco una guida pratica su calcolo e uso.

ROS (Return on Sales), cos’è, formula e come si calcola

L’indice ROS (Return on Sales, in inglese) è uno degli indicatori di bilancio più utilizzati nell’analisi fondamentale per valutare la solidità di un’azienda e per capire se conviene investire sul titolo emesso dalla società oggetto di studio.

Il ROS fa parte quindi della famiglia di indici che ricomprende l’indice ROI (Return on Investment), l’indice ROE (Return on Equity) e l’indice ROA (Return on Assets), per fare alcuni esempi.

Chi utilizza l’indice ROS in sede di valutazione può comprendere la profittabilità aziendale in relazione al fatturato conseguito. Ma andiamo più nel dettaglio per scoprire cos’è il ROS, come si calcola attraverso le formule di riferimento e quali sono i punti caratteristici di questo indicatore di bilancio.

Che cos’è l’indice ROS (Return on Sales): il significato in economia

L’indice ROS (Return on Sales), noto in italiano come Rendimento sulle Vendite, è un indicatore finanziario che misura la redditività operativa di un’azienda in rapporto al volume delle sue vendite. In parole semplici, il ROS indica quanto margine di profitto netto l’azienda è in grado di ottenere per ogni euro di vendita.

Questo indicatore si concentra sulla gestione operativa, misurando i guadagni effettivi un’azienda dopo aver coperto i costi di produzione, distribuzione e amministrazione, ma prima delle imposte e degli interessi. Di conseguenza, il ROS è utile per comprendere l’efficacia e l’efficienza dell’azienda nella gestione dei propri costi rispetto ai ricavi.

Difatti, il Return on Sales (ROS) è un indicatore di bilancio molto utilizzato in sede di valutazione di un’azienda e di un potenziale investimento su un titolo azionario. Insieme agli altri indici - come il ROE e il ROI - permette all’utilizzatore di vagliare la profittabilità di una società.

Il ROS si distingue agli altri indicatori di redditività citati perché si concentra esclusivamente sulle vendite, escludendo investimenti o capitale azionario. Questo lo rende un parametro essenziale per le imprese che operano in settori con elevati volumi di vendita e margini operativi ridotti, come ad esempio il retail, la grande distribuzione o il settore alimentare.

A cosa serve l’indice di bilancio ROS?

L’indice ROS serve principalmente come strumento di analisi finanziaria per valutare la redditività e l’efficienza di un’azienda. Può essere utilizzato dai manager aziendali, dagli investitori e dagli analisti finanziari per:

  • valutare l’efficienza operativa: il ROS permette di monitorare come l’azienda gestisce i propri costi operativi rispetto ai ricavi. Un ROS elevato è generalmente indice di una buona gestione dei costi, il che significa che l’azienda è efficiente nel suo settore. Se il ROS è basso, invece, significa che una buona parte dei ricavi viene assorbita dai costi operativi, riducendo i margini di profitto;
  • confrontare la performance aziendale nel tempo: analizzando l’andamento del ROS su base annuale o trimestrale, l’azienda può monitorare se la sua strategia di gestione sta generando risultati migliori o peggiori nel tempo. Ad esempio, una crescita del ROS rispetto all’anno precedente può essere segno di un miglioramento dell’efficienza operativa o di una strategia vincente in termini di controllo dei costi;
  • confrontare un’impresa con i suoi competitor: il ROS è anche un valido parametro per confrontare l’azienda con i concorrenti dello stesso settore. Poiché ogni settore ha delle caratteristiche specifiche, un ROS del 10% può essere buono per il settore retail, mentre potrebbe essere basso per un’azienda tecnologica. Confrontando il ROS di aziende simili, si può valutare come si posiziona l’azienda rispetto alla concorrenza;
  • supportare le decisioni strategiche: il ROS può indicare se l’azienda sta operando in modo redditizio. Questo è cruciale per prendere decisioni strategiche, come espansioni di mercato, lancio di nuovi prodotti o progetti di investimento. Ad esempio, se il ROS di un segmento di mercato è basso, l’azienda potrebbe decidere di ridurre gli investimenti in quel settore per allocare risorse verso aree più redditizie;
  • segnalare problemi di costo: un ROS in calo può essere un segnale di problemi di costo, come aumenti nelle spese operative o inefficienze nella produzione. In questo caso, l’indice ROS fornisce un’allerta tempestiva, permettendo ai manager di indagare sulle cause e di attuare le necessarie correzioni per migliorare la redditività.

Come si calcola il ROS: la formula di riferimento

Calcolare l’indice ROS è semplice, ma è fondamentale usare i dati corretti per ottenere un valore preciso.

Di tratta del semplice rapporto tra il risultato operativo e i ricavi netti conseguiti in un determinato periodo di tempo. Il ROS, così come per gli altri indicatori di bilancio, si esprime sotto forma percentuale.

  • ROS = (Utile Operativo / Ricavi di Vendita) x 100

Dove:

  • Utile Operativo: anche noto come EBIT (Earnings Before Interest and Taxes), rappresenta il reddito operativo prima del pagamento di interessi e tasse. È una misura diretta di quanto l’azienda guadagna dalle sue operazioni principali;
  • Ricavi di Vendita: sono i ricavi totali generati dalle vendite di prodotti o servizi dell’azienda.

Questa formula consente di ottenere una percentuale che indica la proporzione di ricavi trasformati in utile operativo. Ad esempio, un ROS del 15% significa che l’azienda genera 0,15 euro di utile operativo per ogni euro di ricavi di vendita.

Come usare l’indice ROS

  • Confronto con lo storico aziendale: l’analisi del ROS su un arco di più anni permette di comprendere se l’azienda è in crescita in termini di redditività operativa. Un aumento del ROS nel tempo può indicare un miglioramento nella gestione dei costi o una crescita dei ricavi più rapida rispetto alle spese operative.
  • Analisi di settore: il confronto con il ROS medio di settore aiuta a capire se l’azienda è allineata, superiore o inferiore rispetto ai competitor. Per esempio, nel settore delle vendite al dettaglio, un ROS del 5-10% può essere considerato accettabile, mentre in settori come la tecnologia può essere più elevato.
  • Individuare inefficienze: se l’indice ROS è inferiore rispetto alla media del settore, può segnalare problemi di inefficienza operativa. In tal caso, è utile analizzare in dettaglio i costi per identificare quali aree hanno margini di miglioramento. Ad esempio, una spesa eccessiva nella logistica o nei materiali può ridurre significativamente il ROS.
  • Previsione e pianificazione strategica: monitorare l’indice ROS aiuta a fare previsioni sulla capacità dell’azienda di generare utili futuri. Se si prevede un aumento dei costi operativi, è importante anticipare l’impatto sul ROS e adottare strategie di controllo dei costi.
  • Valutazione del rischio: il ROS può anche essere utile per la gestione del rischio, segnalando vulnerabilità legate a settori specifici. Ad esempio, in caso di crisi economica, le aziende con un ROS basso possono avere difficoltà a mantenere la redditività, il che può indicare un rischio maggiore per gli investitori.
  • Decisioni di investimento: per chi investe, il ROS è utile per valutare la potenziale redditività di un’azienda. Un ROS stabile e in crescita segnala solidità e una gestione operativa sana, rendendo l’azienda un investimento interessante rispetto a realtà con ROS bassi o variabili.

Va comunque detto che il ROS da solo non ci dice molto sulla capacità della società di remunerare gli azionisti né ci dice se l’azienda sta migliorando o meno sotto il profilo del debito. Di conseguenza, questo indice viene sempre utilizzato in concomitanza con altri indicatori, quali appunto il ROE, il ROI, o il ROA, i quali, invece, ci indicano la capacità dell’azienda di remunerare gli azionisti e di saper gestire i livelli di indebitamento.

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