Investire nelle azioni europee conviene? Cosa suggerisce Amundi

Violetta Silvestri

25 Marzo 2022 - 15:15

Conviene investire nelle azioni europee in questo momento così complesso per l’economia del vecchio continente? Un’indicazione l’ha offerta Amundi, il più grande asset manager d’Europa.

Investire nelle azioni europee conviene? Cosa suggerisce Amundi

Conviene davvero puntare sul vecchio continente e investire in azioni europee adesso?

Una domanda che gli investitori si stanno ponendo, alla luce degli ultimi avvenimenti geopolitici che hanno scosso le stime di ripresa dell’Europa, ormai avvolta in un clima di profonda incertezza.

Il più grande asset manager della regione, Amundi, sembra non voler puntare su investimenti in azioni europee: per quale motivo e con quali alternative?

Dove investire secondo Amundi? Non in azioni europee: i motivi

Il clima è cambiato in Europa rispetto all’inizio dell’anno. Se, infatti, il 2022 era stato salutato con scommesse rialziste da record per le azioni europee, la relativa sovraperformance della regione è svanita dopo che l’invasione russa dell’Ucraina ha innescato un aumento dei prezzi delle materie prime.

I Paesi UE dipendono dalla Russia per le importazioni di energia e sono più vulnerabili all’interruzione di forniture e commerci causata da un’ondata di sanzioni pesanti contro Mosca.

Di conseguenza, la più grande società di asset managment del continente, Amundi, ha espresso serie perplessità sulla convenienza in investimenti in Europa:

“La crescita attesa più bassa e i rischi di stagflazione incombenti in Europa richiedono cautela nello spazio ciclico e supportano il relativo appeal delle azioni statunitensi, con particolare attenzione alla qualità e ai dividendi”

Così si legge nelle prospettive di investimento mensili della società, la quale ha anche ribadito che gli Usa appaiono più resilienti rispetto all’Europa.

Secondo gli esperti, una recessione globale dovrebbe essere evitata, ma la regione europea rischia maggiormente una recessione tecnica.

In questo contesto, gli analisti di raccomandano una posizione neutrale sui titoli globali, inclusa la Cina: “Siamo passati alla neutralità anche per le azioni cinesi in un contesto di volatilità eccezionale e rischi derivanti dai rinnovati blocchi.”

All’interno delle azioni statunitensi, Amundi preferisce le società che premiano gli azionisti di minoranza attraverso riacquisti e pagamenti di dividendi: “nella nostra ricerca di nomi, continuiamo a concentrarci meno sulle attività cicliche e più sul valore, sulla qualità”, secondo la nota.

Tali indicazioni arrivano in un momento complesso. Dall’inizio della guerra e i trader hanno ritirato denaro dall’Europa.

I dati di Bank of America ed EPFR Global fino a mercoledì hanno mostrato che l’Europa ha avuto la sesta settimana consecutiva di deflussi pari a 1,2 miliardi di dollari.

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