Italia, inflazione stabile: dove aumentano i prezzi?

Italia: l’inflazione (preliminare) rilevata con riferimento al mese di marzo ha parzialmente rivisto le attese del mercato, come si può osservare sul nostro Calendario Economico.

Il dato su base mensile ha registrato una variazione dello 0,3% che si è confrontata con le attese a +0,3% e con il precedente +0,1%.

Su base annua, invece, l’inflazione italiana ha messo a segno un +1% che ha fatto i conti con il consensus a +1,0% e con il precedente +1,0%.

L’indice armonizzato dei prezzi al consumo, infine, è avanzato del 2,3% su base congiunturale e dell’1,1% su base tendenziale. In questo caso i dati si sono confrontati non soltanto con le rispettive previsioni a +0,3% e +1,0% ma anche e soprattutto con i precedenti +0,1% e +1%.

Inflazione Italia: il report Istat

L’indice dei prezzi al consumo si è mostrato sostanzialmente stabile nell’odierna rilevazione preliminare: mentre i prezzi dei beni energetici non regolamentati hanno accelerato da +0,8% a +3,3%, i prezzi degli alimentari non lavorati hanno frenato da +3,7% a +2,0% e così è accaduto anche a quelli dei servizi relativi ai trasporti (da +0,9% a +0,4%) e a quelli dei tabacchi (da +4,5% a +4,0%).

L’inflazione di fondo (al netto degli energetici e degli alimentari freschi) è avanzata dallo 0,4% precedente allo 0,5% di marzo. Quella al netto dei soli energetici non si è mossa dal precedente +0,7%.

Ancora secondo il report Istat, l’aumento congiunturale dell’indice generale ha trovato ragion d’essere nella crescita degli energetici non regolamentati (+1,6%), dei tabacchi (+1,3%) e dei servizi di trasporto (+1,2%).

L’inflazione dei beni è accelerata da +1,3% a +1,5%, mentre quella dei servizi è rimasta a +0,7%: rispetto a febbraio il differenziale inflazionistico è cresciuto da -0,6 a -0,8 punti percentuali. L’inflazione italiana acquisita per il 2019 è stata pari a +0,4% per l’indice generale e allo 0,0% per la componente di fondo.