L’euro dollaro sotto 1,10. Rialzo in vista?

Violetta Silvestri

6 Agosto 2024 - 13:00

La coppia euro dollaro è in calo, con il biglietto verde in ripresa. Quali fattori monitorare sul Forex? Il dollaro Usa resta sotto i riflettori.

L’euro dollaro sotto 1,10. Rialzo in vista?

L’EUR/USD si mantiene in territorio ribassista verso 1,0900 nelle contrattazioni europee di martedì 6 agosto.

La coppia è attualmente pressata da un rimbalzo esteso del dollaro Usa, anche se i mercati si sono calmati dopo la disfatta di lunedì 5 agosto, alimentata dai timori di rallentamento della potenza americana e dalle tensioni in Medio Oriente.

Nel lunedì nero delle Borse mondiali, anche il mercato valutario ha subito scosse. Dopo essere salito sopra 1,1000 per la prima volta dall’inizio di gennaio lunedì, l’euro dollaro ha cancellato una parte dei suoi guadagni. Martedì mattina, però, la coppia ha mostrato una correzione tecnica e scambia sotto 1,0950.

L’ampia svendita del mercato nel pieno di un’escalation geopolitica ha causato una forte pressione di vendita sul biglietto verde all’inizio della settimana. Dopo aver perso più dello 0,5% lunedì, l’indice USD si aggrappa ai guadagni di recupero giornalieri a circa 103,00 e non consente all’EUR/USD di acquisire slancio rialzista, mentre l’umore del mercato migliora. Cosa aspettarsi?

EUR/USD sotto pressione, cosa aspettarsi?

La coppia euro dollaro non supera il livello di 1,09 nella mattinata del 6 agosto, con la moneta comunitaria che resta debole sul biglietto verde, in lieve ripresa.

I riflettori sono tutti puntati sulla Federal Reserve, con un potenziale taglio dei tassi a settembre che dovrebbe indebolire il dollaro. Sullo sfondo, però ci sono diversi fattori da valutare e che possono impattare sul cambio.

Secondo gli strateghi di ING, l’andamento dei mercati nel lunedì nero del 5 agosto ha offerto interessanti spunti di collegamento azioni-FX.

La conclusione fondamentale in questa fase, stando all’analisi, “è che il dollaro ha perso il suo fascino da porto sicuro. Questo perché i dati deboli degli Stati Uniti erano alla base delle turbolenze del mercato e gli investitori non sono restii a prezzare l’aggressiva politica di allentamento della Fed come reazione, che è negativa per il dollaro e favorisce fortemente gli altri porti sicuri JPY e CHF”.

La prossima settimana, se il rapporto CPI statunitense sorprenderà al rialzo potrebbe sicuramente accendere un’ulteriore avversione al rischio, poiché le speranze di grandi tagli sarebbero nel caso ridimensionate. In tale scenario, gli strateghi di ING vedono il dollaro riacquistare l’attrattiva del rifugio sicuro, “ma per ora il biglietto verde manterrà una correlazione positiva con le azioni a causa delle implicazioni dell’allentamento della Fed.”

Sul fronte euro, la valuta comunitaria rimane in balia dei dati economici incerti e delle spinte sulla coppia derivanti dal dollaro in movimento anche come asset rifugio. Nel vecchio continente, i dati sugli ordini alle fabbriche tedesche di giugno sono stati una sorpresa positiva, con un aumento del 3,9% mese su mese dopo il -1,6% registrato a maggio. Tuttavia, non hanno inciso sul Forex.

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