L’immigrazione come invasione, la colpa dei trattati Ue: lo dice Mori

Violetta Silvestri

28/10/2024

Immigrazione o invasione, a cosa stiamo assistendo in Italia, alla luce di quanto accaduto con i migranti in Albania? Risponde Marco Mori.

Dopo le ultime vicende che hanno interessato l’Italia sui migranti portati nei centri in Albania, ma poi fatti rientrare per violazione di una sentenza della Corte di Giustizia Ue, il dibattito sulla gestione dell’immigrazione è tornato di attualità.

Ne ha ampiamente parlato anche l’avvocato Marco Mori, opinionista di Money.it in un suo intervento sul tema. Il focus dell’esperto si è innanzitutto concentrato sulla dipendenza dell’Italia e della sua politica migratoria agli accordi Ue - che si spiega con la piramide delle fonti, nella quale il diritto comunitario prevale su quello nazionale - ma che rappresenta un ostacolo secondo Mori:

“una volta che tu ti infili nei trattati, sei fortemente vincolato a essi e quindi per liberartene sei necessariamente costretto a recedere, anche perché poi la Costituzione in questo senso è stata modificata negli anni con l’obbligo, tra l’altro, nella legislazione di rispettare la normativa dell’Unione Europea...”

Tutto questo si traduce in un indebolimento del potere dello Stato nel controllare le migrazioni, secondo l’avvocato. E il confine tra accoglienza, integrazione e addirittura invasione diventa davvero esiguo:

“...il concetto delle migrazioni può avere un senso, anche per motivi umanitari, ma si parla sempre di migranti che devono essere integrati, cioè devono essere assimilati alla nostra cultura, non devono venire qui e crearsi una loro nicchia all’interno dello Stato, continuando come se fossero nel loro paese.
Questo non esiste come concetto, l’integrazione presuppone questo, altrimenti è un’invasione e lo Stato perde anche la sua cultura, la sua identità, cosa che non è assolutamente tollerabile proprio nella nozione del concetto di Stato, che è il popolo, il territorio e la sovranità di quel popolo sul suo territorio.”

Recedere o sospendere i trattanti comunitari e internazionali che non permettono all’Italia di operare una limitazione degli ingressi potrebbe essere una soluzione per evitare questa invasione: queste sono possibili - anche se estreme - soluzioni di Mori.

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